Scende il tasso di mortalità in Sardegna per tumore al seno: ogni anno si registrano 1.200 casi, con un decremento del 20%. E se riconosciuto in tempo nel 98% dei casi si guarisce. Purtroppo l’incidenza nelle under 40 aumenta fino al 30%. I dati sono quelli emersi questa mattina a Palazzo Regio a Cagliari, dove la sezione cittadina della Lega per la lotta contro i tumori (Lilt) ha festeggiato i 60 anni di vita. “Il tumore si può sconfiggere. Ricerche e affinamento delle tecniche preventive possono ridurre il danno e salvare la vita”, ha sottolineato il presidente sezione Lilt Cagliari, Alfredo Schirru.
“Se per la donna il tumore alla mammella resta il maggiore spauracchio, per l’uomo i punti dolenti sono colon e polmone. Le cause ambientali sono responsabili al 70% nell’insorgere dei tumori in generale, quindi lo stile di vita, cattiva alimentazione, stress e fumo. Per questo la finalità della Lilt é fare prevenzione, educazione sanitaria nelle scuole, nei luoghi di lavoro”, ha detto l’oncologo Carlo Cabula.
Sull’isola il tumore al fegato è al al 5/o posto su scala nazionale, e anche l’incidenza del tumore alla tiroide è in aumento. “In Sardegna manca però il registro tumori, solo le Asl di Cagliari Sassari e Nuoro hanno registri locali”, ha commentato Cabula.