Il 13 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto sul nuovo regime di voli a tariffe scontate che partirà dal prossimo ottobre. Da fine settembre e fino a metà giugno, dunque, è prevista una tariffa unica scontata per residenti in Sardegna e turisti. Nei mesi di alta stagione, invece, solo chi vive nell’Isola (ma anche gli anziani sopra i 70 anni, i disabili, gli studenti universitari con meno di 27 anni e i giovani da 2 a 21 anni) potrà accedere agli sconti.
Il deputato del Pdl, Mauro Pili, però, a proposito della pubblicazione del decreto, ha annunciato ricorso al Tar del Lazio.
“Il decreto sulla continuità territoriale è un regalo alle compagnie aeree a scapito della Sardegna e dei sardi. Si tratta di una discriminazione gravissima messa in atto da un governo nazionale con la complicità della Regione Sardegna. Mi rifiuto di stare in silenzio dinanzi a questo vero e proprio schiaffo ai diritti della Sardegna e dei sardi – aggiunge Pili -. Ho deciso, dopo un attento esame del testo con un pool di avvocati, di impugnare il decreto in tutte quelle parti dove la discriminazione costituisce un grave danno per l’economia e lo sviluppo della Sardegna. Meno passeggeri significa meno sviluppo e molti più disoccupati. Si tratta di un provvedimento di una gravità inaudita, dove si continua a prevedere la discriminazione tra residenti e non residenti, per un periodo dell’anno, quello da giugno a settembre, che finirà per mettere in ginocchio il turismo della Sardegna. I passaggi più gravi sono proprio quelli che individuano la residenza come elemento discriminatorio creando un vulnus giuridico di gravità inaudita”. “In queste prossime ore – prosegue Pili – incontrerò gli emigrati sardi in tutta Italia per costituire un comitato apposito per impugnare il decreto davanti al Tar Lazio. Il gruppo di legali che si sta costituendo presenterà il ricorso in brevissimo tempo proprio per evitare questo scempio del diritto alla continuità territoriale”.
A Pili, ha risposto a breve giro di posto, Pietro Pittalis, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale:
“La Regione Sardegna lavora per perseguire risultati concreti sulla continuità territoriale. Lasciamo volentieri all’onorevole Pili la spasmodica ricerca di un risultato mediatico e preferiamo portare avanti un modello di continuità che da un lato garantisca il diritto alla mobilità dei sardi e dall’altro consenta di aumentare i flussi turistici nella nostra isola. Invitiamo il presidente Cappellacci ad andare avanti nell’azione intrapresa e a proseguire la battaglia per costruire il ‘ponte’ aereo, e anche marittimo, tra la Sardegna e il Continente”.