michela murgia

Candidata alla Regione? Michela Murgia non commenta. Ma il sardista Maninchedda: “Io sceglierei Soru”

Preoccupazione nei partiti tradizionali e speranza in una vasta area del centrosinistra e del mondo indipendentista. La voce di una possibile candidatura della scrittrice Michela Murgia alla presidenza della Regione circolava da tempo, ma la pubblicazione della notizia sui quotidiani e sui siti web ne ha fatto subito il tema più discusso negli ambienti politici isolani.

Interpellata da Sardinia Post, la diretta interessata non ha voluto commentare. Né per confermare, né per smentire. Di solito in casi del genere il “no comment” viene interpretato come una conferma. In questo caso la questione è un po’ più complessa e ha a che fare col metodo decisionale adottato sia dai vari Comitati che nell’Isola si oppongono alla realizzazione di opere in contrasto con la salvaguardia dell’ambiente (dal ‘progetto Eleonora al Galsi, passando per una serie di inceneritori e parchi fotovoltaici), sia da ProgReS-Progetu Republica, l’organizzazione alla quale Michela Murgia fa riferimento. Un metodo che prevede decisioni collettive, adottate dopo aver ascoltato il parere di tutti i militanti. Dunque non solo confermare, ma anche smentire sarebbe un modo di ‘appropriarsi’ di un potere non proprio.

Ma è anche vero che, nel caso di una assoluta e irrevocabile indisponibilità, una smentita sarebbe arrivata. E che Michela Murgia possa essere disponibile a un impegno diretto in politica è evidente da tempo. Perché questo impegno – anche se fuori dalle istituzioni – è in atto. La Murgia è sempre stata presente alle manifestazioni contro il “Progetto Eleonora” e sono frequentissimi gli interventi su materie politiche e ambientalistiche sul suo seguitissimo blog.

La possibilità che nei prossimi mesi emerga una figura in grado di unificare l’area indipendentista e “sovranista” e la fitta rete dei Comitati allarma le forze politiche tradizionali. Se questo mondo riuscisse a trovare qualche forma di accordo col Movimento 5 stelle potrebbe creare una forza d’urto in grado di sconvolgere e cambiare radicalmente gli assetti politici isolani. Se ne capirà qualcosa di più a metà giugno, quando i militanti di ProGreS  si riuniranno per esaminare questa fase politica.

La preoccupazione del mondo politico emerge tra l’altro da un post apparso qualche giorno fa sul sito “Sardegna e libertà” del consigliere regionale sardista dissidente Paolo Maninchedda.

Maninchedda di recente ha promosso una serie di incontri nella prospettiva di creare un “Partito dei sardi” ed è da tempo indicato tra gli aspiranti alla carica di Governatore. Nel post si racconta di una cena tra lo stesso Maninchedda e alcuni amici che gli spiegano perché deve scegliere se correre per il governo dell’Isola o tornare al suo lavoro di docente universitario. “Sei un eretico”, gli dicono gli amici (e Maninchedda, non senza compiacimento, lo riferisce). E ancora: “Paolo, devi essere chiaro: tu sei oltre il Psd’az e il Psd’az non ti vuole. Ti hanno sfasciato la legge elettorale, hanno presentato un progetto di legge ridicolo sulla zona franca che tu non condividi e glielo hai anche scritto; non ti vogliono come candidato alla Presidenza (meglio una donna….), ma soprattutto loro temono la nascita del Partito dei sardi o giù di lì su cui ti stai spendendo così tanto; non gradiscono che tu sia riuscito a salvare un rapporto con Soru pur distinguendoti molto da lui; tu voti la sfiducia a Cappellacci, loro votano la fiducia; tu candidi il Partito dei sardi a sfidare gli altri candidati alla Presidenza alle primarie, il Psd’az dichiara esplicitamente di voler fare il gregario di qualcuno o di qualcosa. Allora, fai la cosa giusta, ufficializza il divorzio”.

A un certo punto della conversazione, si parla della possibilità di Primarie del centrosinistra con Renato Soru e Michela Murgia candidati. E Maninchedda dice agli amici – che a quanto pare ci restano male – che se fosse un militante del Pd voterebbe il primo e nel la seconda. Il post è stato pubblicato in diverse versioni, prima rimosso e poi reinserito con dei cambiamenti. Ma i tanti estimatori di Maninchedda hanno avuto cura di conservare e archiviare la prima stesura.

E’ un testo importante perché chiarisce bene quel che bolle nel mondo politico. Anche se l’ipotesi di una partecipazione di Michela Murgia alla Primarie del centrosinistra è solo teorica. Infatti l’area di riferimento della scrittrice – e in particolare ProgRe – non partecipa al tavolo della coalizione che con Soru perse le Regionali del 2009. Coalizione nella quale l’area sovranista è rappresentata dai Rossomori di Gesuino Muledda.

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