Sono 118 i rifugiati politici e richiedenti asilo ospitati dal 2007 a oggi in provincia di Cagliari: 92 sono uomini, 20 donne e 6 bambini. In 34 lavorano in Sardegna, gli altri hanno proseguito il percorso di integrazione in altri centri della penisola. Sono alcuni dei dati forniti oggi a palazzo Regio, dal rapporto annuale Sprar 2011/2012.
“E’ la prima volta che il rapporto viene presentato nelle realtà territoriali – ha detto il presidente della Provincia di Cagliari, Angela Quaquero – grazie al fatto che la nostra amministrazione ha attivato in Sardegna, il primo sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati di seconda accoglienza già dal 2007. Il progetto territoriale Sprar Emilio Lussu li accoglie affidandone la gestione operativa alla Cooperativa Comunità La Collina onlus di Don Ettore Cannavera”.
Le spese del progetto sono coperte dall’Unione Europea. Attualmente sono presenti 19 persone, tra i 20 e i 40 anni, 15 maschi e 4 donne. Ognuno con storie diverse di disagio e sofferenza. Costretti a fuggire dal loro paese a causa di guerre, minacce, persecuzioni, violazioni dei diritti umani. “Arrivano principalmente da Somalia, Afghanistan, Eritrea, Pakistan, Nigeria”, racconta Stella Deiana, responsabile progetto Sprar Emilio Lussu per la cooperativa Comunità La Collina. “L’accoglienza è limitata a 6 mesi poi ognuno deve cercare di cavarsela, ricostruirsi qui una nuova vita, e qualcuno ce la fa”.