Sei anni di reclusione al pentito di ‘ndrangheta Rocco Varacalli, 42 anni, attualmente detenuto in Piemonte, accusato di associazione a delinquere, furti e rapine commesse in varie zone del cagliaritano, oltre che di abuso sessuale su una minore. E’ quanto deciso oggi dal Gup del Tribunale di Cagliari, Giuseppe Pintori, al termine del processo con rito abbreviato che vedeva il collaboratore di giustizia imputato di 25 reati.
Varacalli è stato assolto da alcuni furti e rapine, ma condannato per altre rapine e per i presunti abusi su una ragazza non ancora diciottenne a cui Varacalli dovrà risarcire 5mila euro a titolo di provvisionale. Condannati ad un anno e sei mesi a testa, invece, i cagliaritani Massimiliano Melis e Angelo Cao (31 e 24 anni, a cui comunque non è stata contesto il reato associativo), accusati solo di una tentata rapina a una tabaccheria di Monserrato, mentre il marocchino Marouane Zaaouar, 22 anni, imputato per un furto è stato condannato a un anno e due mesi.
Nell’inchiesta erano finite altre sette persone che però avevano già patteggiato nelle scorse settimane, mentre uno degli imputati verrà processato con rito ordinario in Tribunale.
Difeso dall’avvocato Stefania Bandinelli, Varacalli ha partecipato all’udienza attraverso la videoconferenza. Sempre a Cagliari, però, il collaboratore di giustizia è indagato per l’omicidio di Alberto Corona, pastore ventenne ucciso con un colpo di pistola alla bocca nel 2009 in un ovile a Serdiana.
