Il suo fidato consulente, candidato sindaco a Quartu, Christian Stevelli, li aveva arrogantemente invocati nei confronti degli avversari civici e di centrosinistra; invece gli schiaffi se li è presi tutti lui, Christian Solinas. Complimenti vivissimi al presidente-governatore e ai suoi alleati di centrodestra, che lo avevano aiutato nella scelta di questi primi cittadini perdenti. Di tre, non ne è stato eletto neppure uno. Stessi verdetti a Nuoro, a Porto Torres e – appunto – a Quartu.
Un disastro che rappresenta meglio di qualsiasi altro ceffone (tanto per restare in tema) la bocciatura dei cittadini sardi per una maggioranza che non ha saputo (e non sa tutt’ora) gestire adeguatamente l’emergenza Covid. Sardinia Post, ‘vox clamantis in deserto’, lo sta denunciando da mesi. Inutilmente. Perché l’arroganza del consulente-candidato sindaco Stevelli, con l’invocazione dei salvifici schiaffi agli avversari, non è altro che la cifra di questa Giunta Regionale. Incapace di un minimo di autocritica, sempre più inadeguata a far fronte alla dilagante pandemia anche in Sardegna.
Basta andarsi a rileggere le decine di articoli messi online dalla nostra testata negli ultimi mesi. Tranne qualche sfacciata protesta, i responsabili della sanità sono rimasti in silenzio. Hanno fatto finta di niente. E quelle dei ballottaggi, sono le risposte dei sardi.
Di quei cittadini-elettori che continuano ad ingrossare le file di chi aspira inutilmente ad un tampone, ad un appuntamento con il proprio medico di base anche per poter usufruire del vaccino antinfluenzale o semplicemente per risolvere al telefono i dubbi su uno stato febbrile sospetto; oppure è costretto a lunghe file per accedere ad un qualsiasi pronto soccorso e magari si vede negare un intervento d’urgenza per una patologia diversa dal Covid.
Insomma, un caos incredibile che non poteva non punire nelle urne una maggioranza litigiosa e più preoccupata a lottizzare qua e là che a fronteggiare questa terribile pandemia.
Guido Paglia
