“Cappellacci venga in Consiglio regionale a riferire come intende realizzare la Zona Franca e, in quella occasione, ci spieghi anche perché finora non ha messo in atto le misure che avrebbero permesso alle imprese di avvalersi della fiscalità di vantaggio”. Lo chiede il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Giampaolo Diana, bocciando la richiesta di mobilitazione a Roma, il 24 giugno prossimo, lanciata dallo stesso governatore. L’esponente dell’opposizione ricorda che il presidente “avrebbe dovuto delimitare i confini dei punti franchi che avrebbero portato significativi vantaggi alle imprese”. “Anziché agitare demagogicamente e a fini elettoralistici cose che sa bene sono irrealizzabili, Cappellacci – attacca Diana – dovrebbe preoccuparsi di avere e costruire anche un rapporto corretto con la presidenza del Consiglio e non agitarsi in un rivendicazionismo con i pantaloncini corti”. Secondo il capogruppo del Pd, il presidente “cerca di lavarsi la coscienza di questi quattro anni di fallimenti del suo governo tentando di coinvolgere nella manifestazione a Roma, da lui organizzata, le parti sociali e politiche. Pagliacciate – denuncia – a cui non intendiamo partecipare e che non sono diverse da quelle che quotidianamente mette in piedi il suo rivale Mauro Pili. Il presidente della Regione è interessato a curare la sua immagine e poco importa – argomenta Diana – se è condita di cinismo elettorale. E’ solo preoccupato della sua personale campagna elettorale e non gli importa di utilizzare la disperazione della gente, con promesse che sappiamo bene essere impossibili”.
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