Via libera della commissione Autonomia alla doppia preferenza di genere

Via libera della commissione Autonomia allo stralcio che prevede l’inserimento della doppia preferenza di genere nell’attuale legge elettorale statutaria. Il parlamentino presieduto da Francesco Agus (Campo Progressista) ha licenziato il testo con il voto contrario di Gennaro Fuoco e di Marcello Orrù, esponenti del gruppo Psd’Az-La Base. Due gli articoli nel testo: il primo sulla doppia preferenza, il secondo riguarda le liste, in particolare il caso dell’Ogliastra, e prevede che “nel caso di lista circoscrizionale con due soli candidati devono essere rappresentati entrambi i generi, a pena di inammissibilità”. Lo stralcio è la sintesi di tre proposte di legge che avevano come primi firmatari Anna Maria Busia (Campo Progressista), Michele Cossa (Riformatori) e Gianfranco Congiu (Pds). Il provvedimento potrebbe approdare in Aula subito dopo l’approvazione della riforma della Rete ospedaliera.

“Il futuro è rosa e inizia oggi. Forse – si legge in una nota del collettivo Heminas -. Dopo aver combattuto perché la Sardegna uscisse dalla vergognosa situazione in cui in Consiglio sono presenti solo 4 donne su 60 consiglieri e in cui ogni possibile ostacolo è stato opposto negli anni all’introduzione dello strumento che permette il cambiamento per un riequilibrio di genere nell’organo rappresentativo dell’Isola, oggi la Prima Commissione del Consiglio Regionale ha approvato la norma che introduce il sistema della doppia preferenza di genere. A votare a favore sono stati tutti i componenti della Prima Commissione, eccettuato il rappresentante del gruppo PSdAz. Ora la decisione spetta al Consiglio”.

“In Sardegna la richiesta di introduzione del sistema era stata già fatta con manifestazioni pubbliche nel 2013. La Regione però, dopo rassicurazioni e rimandi, la bocciò con un discutibile voto segreto. Le stesse rassicurazioni hanno continuato a farsi anche in questi mesi, dopo che Heminas ha mobilitato un flash mob davanti al Consiglio il 27 aprile e che varie associazioni si sono mosse per chiedere l’approvazione della norma della cui proposta presentata ad inizio legislatura è prima firmataria la Consigliera Anna Maria Busia. L’interesse e l’attenzione suscitata sono stati enormi. Non solo per le oltre 12 mila e trecento adesioni al gruppo Facebook, ma anche per il sostegno della Presidente della Camera Laura Boldrini alla lotta di Heminas e per il dichiarato interesse del Consiglio manifestato con un incontro in cui siamo state chiamate davanti alla Commissione Riforme il 20 giugno. Tuttavia, a seguito dei continui rimandi, si era aveva sollevato il timore che si trattasse di promesse che sarebbero state disattese. È di questi minuti, invece, la felice notizia che la norma è stata approvata in Prima Commissione”.

“Il sistema proposto dalla modifica consente il riequilibrio di genere senza imposizioni. Chi vota, conserva la piena libertà di esprimerne una sola preferenza, scegliendo tra candidate e candidati, e solo nell’ipotesi in cui si decida di esprimere una seconda preferenza, si dovrà scegliere tra persone della stessa lista di sesso diverso da quello della prima. La Corte Costituzionale (con sentenza n.4 del 2010) ha definito questo sistema ‘non solo corretto, ma doveroso da parte del legislatore nazionale e regionale’. Sta al Consiglio adesso riscrivere una realtà in cui anche le donne siano rappresentate là dove si decide il futuro della Sardegna. Un futuro più giusto in nome di un equilibrio di genere che sinora non è stato realizzato”.

Tutte le forze di maggioranza esprimono soddisfazione per il via libera della commissione Autonomia all’inserimento della doppia preferenza di genere nella legge elettorale. “E’ davvero un grande risultato per le donne della Sardegna, un risultato che qualifica un’intera legislatura – ha commentato Anna Maria Busia (Campo progressista) – ho apprezzato gli ottimi interventi dei colleghi, anche di Forza Italia, che hanno recepito il testo della mia proposta di modifica della legge statutaria”. L’art. 2 sulle liste circoscrizionali recepisce invece una proposta di legge del Partito dei Sardi. “La parità di genere diventa effettiva anche nei micro collegi (come l’Ogliastra) in cui, il ristretto numero di candidature consentiva una elusione del principio di parità”, ha commentato il capogruppo Gianfranco Congiu.

Per Daniela Forma (Pd) “l’approvazione del testo è un momento importante: siamo sulla strada del superamento degli ostacoli che impediscono la piena cittadinanza delle donne sarde nella massima istituzione regionale. Ora lavoriamo tutti insieme perché questo risultato venga certificato in Aula”. Per il vice capogruppo del Pd, Roberto Deriu, “le leggi sono il risultato di una riflessione non solo di coloro che le approvano ma dell’intera società. Oggi la società ce lo chiede. Non sarà il definitivo, ma è ciò che oggi è richiesto dai tempi”. Giuseppe Meloni (Pd) ha parlato di “un accorgimento sacrosanto nell’attuale quadro normativo”. Tuttavia, “ritengo che nel complesso l’attuale legge elettorale sia da correggere e migliorare in altre sue parti. Ma quello di oggi è già un importante passo avanti”. Salvatore Demontis ha ammesso di preferire “un sistema basato sui collegi uninominali, dove la parità di genere si garantisce con l’alternanza delle candidature”, ma “sono convinto che l’unico sistema possibile per garantire effettivamente le pari opportunità sia la doppia preferenza”.

“Lavoreremo insieme a tutte le forze politiche per riuscire ad approvare entro l’anno lo stralcio della norma che prevede la doppia preferenza di genere nella legge elettorale”. E’ l’impegno assunto dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, subito dopo il via libera della commissione Autonomia. “Sono convinto che alla fine il confronto in Aula consentirà di arrivare ad un’approvazione a larghissima maggioranza, con l’auspicio che il Consiglio si esprima all’unanimità”, ha aggiunto. Ganau aveva ricordato la necessità dell’intervento anche in occasione della seduta dedicata alla violenza di genere, presente il capo della Polizia Franco Gabrielli. “Siamo quasi alla fine di un percorso che rappresenta una battaglia di civiltà per riaffermare quei principi di equità e democraticità che il Parlamento sardo non poteva continuare ad ignorare”, ha rimarcato il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda, che ha ringraziato i consiglieri regionali per “l’ottimo lavoro di sintesi”.

Plauso anche da parte della commissione regionale Pari opportunità per il via libera alla doppia preferenza di genere. La sua introduzione “è stato uno dei temi in cima all’agenda fin dal nostro insediamento – hanno detto le commissarie – e costante è stata l’azione di sensibilizzazione intrapresa nei confronti della politica e dei cittadini, attraverso iniziative e incontri itineranti”. Adesso resta solo il traguardo finale del passaggio in Aula. “Saranno ancora fondamentali l’unità e la determinazione di tante donne e uomini, nella rivendicazione di un diritto che renderà le nostre istituzioni più giuste e la nostra società migliore”, hanno concluso.

 

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