Striscione per Regeni tolto dal Comune. Truzzu: “Il Municipio non è uno stadio”

Era lì da due anni, messo dalla precedente maggioranza di centrosinistra guidata da Massimo Zedda. Ma ieri lo striscione giallo con la scritta ‘Verità per Giulio Regeni‘, torturato e uccisi in Egitto nel 2016, è stato tolto dalla facciata del Comune di Cagliari. Ordine del nuovo sindaco, Paolo Truzzu.

Su Facebook è montata la protesta. Perché “quello striscione non è politico, è una richiesta di verità per il massacro di un giovane ucciso senza una ragione”, ripetono in tanti. Regeni era un dottorando dell’università di Cambridge. Il 25 gennaio di tre anni fa è stato rapito. È stato ritrovato senza vita il 3 febbraio, nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti. I genitori di Giulio chiedono da allora si sapere perché tanta barbarie sul loro figlio. Da lì la catena di solidarietà per sostenere quella battaglia civile.

Contattato da Sardinia Post, il nuovo sindaco Truzzu spiega: “Non è in discussione la sacrosanta rivendicazione che stanno portando avanti i genitori di Regeni. Il Comune, però, non è uno stadio: se ogni consigliere chiedesse di appendere uno striscione per una giusta causa, il palazzo finirebbe tappezzato. Ieri quello dedicato a Regeni è stato tolto perché era penzolante”. Ma non verrà rimesso, a sentire il primo cittadino.

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