Solinas punta su Cucca, l’ex capo del Pd passato con Renzi è il segretario generale

Alessandra Carta

Giuseppe Luigi Cucca è il nuovo segretario generale della Regione. Con una stringata nota lo ha annunciato l’ufficio stampa della Giunta di Christian Solinas. Cucca, consigliere regionale prima e senatore poi, sempre in quota Pd, in Sardegna è stato anche il segretario del Partito democratico. Poi il passaggio con Matteo Renzi in Italia Viva.

Cucca è un nuorese classe 1957. Di professione fa l’avvocato. Nell’Isola è tornato stabilmente a vivere dopo le due legislature da parlamentare. La prima volta è stato eletto in Senato nel 2013, il secondo mandato dal 2018. Alle elezioni dello scorso 25 settembre, era candidato con Italia Viva su Montecitorio, unica Camera dove l’alleanza di Renzi e Carlo Calenda avrebbe potuto conquistare un seggio. Ma è andata diversamente: la lista moderata nell’Isola è rimasta a bocca asciutta.

Oggi la nomina a sorpresa di Cucca in Regione con Solinas che tiene in qualche modo aperta la finestra sui tribunali. Francesco Scano, il primo segretario generale scelto nel 2021, era il presidente della Seconda sezione civile del Tar Sardegna; il renziano appena nominato è invece fratello di Gemma Cucca, a capo della Corte d’appello di Cagliari. Scano ha dovuto lasciare dopo un anno perché lo impone la legge a tutti i pensionati: chi è titolare di un trattamento in quiescenza, può ricoprire un incarico pubblico per soli dodici mesi e rigorosamente in maniera gratuita. A meno che la funzione non sia quella di amministratore unico, ruolo per cui la normativa dà diritto a un mandato triennale, sempre senza compenso.

La figura del segretario generale è stata introdotta dal centrodestra con la legge 10 del 2021, quella che ha dato il via al potenziamento degli staff. Di fatto con la nuova norma Solinas e alleati hanno introdotto in Regione una struttura parallela su base fiduciaria. Tra i compiti di Cucca anche quello di avviare l’iter per la nomina dei direttori generali, passaggio atteso dal novembre quando il governatore ha varato il Solinas bis.

La legge sui maxi staff fissava in 286.500 euro il compenso annuo per il segretario generale. Si tratta di una somma superiore a quella percepita dal capo dello Stato. Quando la 10 era in discussione persino la stampa nazionale si occupò del caso. La maggioranza si affrettò a dire che lo stipendio sarebbe stato ridotto ma Solinas non ha mai chiarito la nuova cifra. E questa sarebbe l’occasione per farlo.

Alessandra Carta

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