Direzioni generali, Gabinetti e Ufficio stampa. Decine di nomine fatte in gran parte nel 2019, all’indomani delle Regionali vinte, ma ora quel sistema di incarichi fiduciari targato centrodestra è pronto a saltare. Così prevede una norma inserite nel Dl 107 sui maxi staff, approvato oggi dal Consiglio regionale. Poche righe che sono l’altro piatto forte del provvedimento normativo col quale il governatore Christian Solinas non solo costruisce di fatto una Regione parallela attraverso una valanga di incarichi fiduciari, ma fa pulizia anche nel cerchio magico. Ci sono trenta giorni di tempo dall’entrata in vigore del Dl.
Vediamo nel dettaglio tutti i nomi e i ruoli dei contrattualizzati che perdono il posto. Tra direttori generali, giornalisti e personale assunto a tempo negli Uffici di Gabinetto. Formalmente l’uscita di scena è generale, del resto la legge è (sulla carta) uguale per tutti. Ma è ovvio che alcuni saranno ripescati con certezza. Per altri, invece, il mandato in Regione si conclude davvero. A fare da spartiacque, il pranzo di Sardara che ha aperto nella maggioranza fratture insanabili. Tant’è: la norma che azzera i contratti fiduciari non era prevista. È diventata un provvedimento ad hoc, successivo al banchetto alle terme, come in parte raccontato in due puntate dal nostro giornale (qui il primo approfondimento del 22 aprile, qui il secondo del giorno sucessivo).
La bussola per orientarsi è il sito della Regione. Cominciando dalla presidenza, viaggiano verso l’azzeramento i contratti della Dg Silvia Curto, più la capa di gabinetto Maria Grazia Vivarelli, la segretaria Veronica Vacca e i consulenti Franco Magi, Christian Stevelli e Gaetano Ledda. Il nome del portavoce, Mauro Esu, uno che per Sardara ha diramato qualche invito, è stato tolto da alcune settimane. E infatti Esu sta lavorando in viale Trento e non più a Villa Devoto.
Lo staff del presidente, che diventerà un mega ufficio più adeguato a un capo di Stato che a un governatore di una regionale da un milione e mezzo di abitanti, è già ora un posto particolare. Solinas, insieme alla Vivarelli (e all’assessora Valeria Satta) è indagato per la nomina della Curto con l’accusa di abuso d’ufficio e tentata concussione. Ci sono problemi anche coi nomi di Magi e Stevelli, la cui nomina a maggio 2019 è valsa a Solinas il primo avviso di garanzia della legislatura, sempre per abuso d’ufficio. Quindi non è detto che l’intero gruppo venga riconfermato: da Palazzo filtra che il presidente della Regione, con la scusa del Dl 107, sarebbe intenzionato ad alleggerire la propria posizione giudiziaria.
Tutti fuori – per ora – anche i giornalisti a tempo, a cominciare dal capo ufficio stampa Ignazio Artizzu. Attualmente gli addetti stampa agli ordini di Artizzu sono otto. E si tratta di un numero destinato a non crescere perché col Dl 107 il centrodestra ha formalizzato il taglio dei professionisti dell’informazione che non saranno più dodici, ovvero uno per assessorato, come stabiliva la norma modificata. Tuttavia sembra concreta la possibilità di una riconferma per gli addetti stampa uscenti. Che sono: Antonello Aime; Maria Lucia Andria; Simona Coroneo; Alessandro Ledda; Maura Madeddu; Valentino Medagliani; Fabio Meloni; Emanuela Zoncu.
Più complicato il discorso sui Gabinetti degli assessorati dove scatta sì la norma sull’azzeramento dei contratti. Ma Solinas ha voce in capitolo solo in quegli uffici dove il titolare della delega lo ha scelto il Psd’Az, il partito del governatore. Ovvero il Turismo con Gianni Chessa, l’Urbanistica con Quirico Sanna e l’Agricoltura con Gabriella Murgia. In tutti gli altri casi sono i partiti alleati, che hanno in quota i vari assessorati, a decidere in ‘casa’ propria. Di certo non spetta a Solinas. Quindi eventuali sostituzioni non avranno a che fare col cerchio magico del governatore.
Agli Affari generali e al Personale, uffici guidati dalla leghista Satta, la Dg è Silvia Cocco. Il capo di gabinetto è Alessio Zanzottera; segretaria particolare Monica Piroddi; consulente Paola Coiana.
All’Agricoltura, guidata come detto dalla Murgia, una scelta di Solinas, il capo di gabinetto è Efisio Arbau; segretario particolare Valter Pibiri; consulente Roberto Balistreri. Il Dg è Giulio Capobianco.
Al Bilancio e alla Programmazione, dove l’assessore è il berlusconiano Giuseppe Fasolino, il capo di gabinetto è Stefano Bonora, il consulente Alessandro Serra, mentre la segretaria particolare è Elisabetta Piroddi. La Dg è Marcella Marchioni.
L’Urbanistica e gli Enti locali sono, come detto, in mano al sardista Sanna. Il Gabinetto è uno, guidato da Andrea Cocco con Stefano Esu consulente (anche lui a Sardara) e Alessandro Doneddu segretario particolare. Ma i Dg sono due: Maria Ersilia Lai e Umberto Oppus, rispettivamente all’Urbanistica e agli Enti locali. Oppus era pure lui uno degli invitati al banchetto alle terme (leggi qui).
L’Ambiente, in mano ai Fratelli d’Italia con Gianni Lampis, è così articolato: capo di gabinetto Emanuele Beccu; consulente Antonella Zedda; segretario particolare Paolo Pireddu. La Dg è Daniela Manca.
Gli effetti del Dl 107 si faranno sentire pure al Turismo di Chessa: al momento il capo di gabinetto è Giuseppe Calvisi; la consulente Roberta Loi; il segretario particolare Salvatore Ruggiu. Il direttore generale è Mauro Cadoni.
L’assessorato ai Lavori pubblici è una casella dei Riformatori, dove la prima poltrona è occupata da Aldo Salaris. Stavolta la composizione del Gabinetto non si conosce perché non è stata resa pubblica sul sito, venendo meno a un dovere di trasparenza. Tuttavia Sardinia Post ha ricostruito che la capo di gabinetto è da aprile Lucia Tidu che ha preso il posto di Vincenzo Corrias, originario di Sorgono, dimissionario dall’incarico di coordinatore provinciale dei Riformatori a Sassari appena è stato silurato. Il Dg, invece, è Piero Teodosio.
All’Industria, assessorato controllato da Sardegna Venti20 e affidato ad Anita Pili, il capo di gabinetto è Alberto Urpi, altro partecipante al pranzo di Sardara nonché sindaco di Sanluri; consulente è Solange Pes; segretaria particolare Patrizia Floris. Il Dg è Alessandro Naitana, anche lui presente alle terme.
Solinas non deciderà nulla nemmeno all’assessorato di Lavoro in mano all’azzura Alessandra Zedda. Qui il capo di gabinetto è Marco Pinna, Marco Tedde è il consulente, mentre Franco Floris il segretario particolare. Il Dg è Roberto Doneddu.
Alla Pubblica istruzione e alla Cultura, quota Udc della Giunta capitanata da Andrea Biancareddu, i Dg sono due: rispettivamente Giorgio Onorato Cicalò e Renato Serra. Il capo di gabinetto è Elisa Pinna, il consulente Alberto Zonchello, il segretario particolare Mauro Contini.
Sugli ultimi due assessorati, entrambi in quota Lega, gli Uffici di gabinetto non si conoscono: succede sia Trasporti, gestiti dall’ogliastrino Giorgio Todde, e alla Sanità e alle Politiche sociali, in mano a Mario Nieddu. Anche questi Uffici sono venuti meno a un dovere di trasparenza, visto che le pagine dei componenti degli staff sono bianche. Si conoscono invece i nomi dei Dg: ai Trasporti la manager è Gabriella Massidda, alla Sanità Marcello Tidore, alle Politiche sociali Francesca Piras.
Appena il Dl 107 verrà pubblicato sul Buras, scatteranno i trenta giorni che Solinas si è dato per fare la rivoluzione interna, annunciata come una manna dal cielo. Chissà se la montagna partorirà il topolino. E chissà quanti ex amici del presidente si conteranno nel trapasso da vecchio a nuovo cerchio magico.
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)