Maxi staff, il via libera del Consiglio: 70 posti in più, spesa da 3,5 milioni

A due mesi dall’ingresso in Aula, è legge il ddl 107 presentato dalla Giunta regionale della Sardegna guidata da Christian Solinas del centrodestra. Il provvedimento più divisivo della legislatura ha ottenuto il via libera con 32 voti a favore, 20 contrari, un astenuto. Sono circa 70 i posti in più individuati negli staff di presidente della Regione e assessori: 22 tra chi collabora direttamente col governatore, 72 nei gabinetti degli assessori. La legge – che costerà 3,5 milioni di euro – istituisce segretario generale, figura esterna di diretta emanazione del presidente della Regione con funzioni di vertice per il coordinamento e il controllo dei dipartimenti e delle direzioni generali. I dipartimenti sono tre e ognuno ha a capo un direttore con la funzione di coordinare l’attività dei direttori generali. Prevista anche l’istituzione del servizio studi regionale che si occupa di ricerca e documentazione a supporto dell’attività deliberativa e amministrativa della Giunta.

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Gli articoli 7 e 8 riguardano gli ampliamenti degli staff del presidente e degli assessori: del Gabinetto del presidente fanno parte un ufficio di supporto alle funzioni generali della presidenza (dieci unità di personale), la segreteria della presidenza (un segretario particolare e cinque unità di personale), un ufficio di staff tecnico (sei esperti, un consulente per ogni direzione generale della presidenza o ufficio di pari grado, quattro unità di supporto amministrativo, tecnico e contabile), un comitato per la legislazione e l’amministrazione (5 esperti scelti tra magistrati amministrativi e professori ordinari), un ufficio del Cerimoniale (5 unità di personale). I Gabinetti degli assessorati passano da sei a nove unità di personale. La legge attua anche uno spoil system interno che riguarderà oltre un centinaio di figure tra direttori generali, componenti degli uffici di gabinetto e giornalisti dell’Ufficio stampa: l’attribuzione delle funzioni di dg e staff è revocata entro 30 giorni dall’entrata in vigore della 107, quanto ai giornalisti, gli attuali contratti di natura fiduciaria sono risolti sempre a decorrere dal trentesimo giorno dall’entrata in vigore.

“Una Regione più vicina ai cittadini e alle imprese, alle loro esigenze profondamente cambiate negli anni, anche per effetto della crisi in corso. Maggiore efficienza e trasparenza, meno sprechi e burocrazia”, dice Solinas. “L’efficienza della macchina istituzionale è la chiave per la ripresa – aggiunge – non ci possono essere semplificazione e sburocratizzazione senza un intervento deciso sull’organizzazione della struttura amministrativa della Regione, spesso percepita come un apparato elefantiaco e non rispondente alle esigenze di una società e di un sistema economico che cambiano”. Apportando modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, alla legge regionale 26 agosto 1988 e alla legge regionale 13 novembre 1998, secondo Solinas “vengono meglio ripartiti compiti e ruoli in maniera più equilibrata, con l’obiettivo di garantire maggiori servizi a tutti i sardi”. Il governatore sottolinea che “oltre a riportare una linea netta di demarcazione tra il potere politico delle istituzioni democraticamente elette e il potere burocratico che ha il compito di attuarne le direttive, diamo finalmente nuovo impulso a una macchina amministrativa e organizzativa arrugginita, certi di renderla snella, più efficiente e moderna”. Infatti, “non è più ammissibile che il cittadino si scontri con una burocrazia impenetrabile che spesso ostacola, e talvolta vanifica, gli sforzi per accedere agli strumenti della pubblica amministrazione”. Infine, è “totalmente falsa la ricostruzione fatta da alcune forze di opposizione che hanno parlato di una legge-poltronificio e di un accentramento di nomine in capo al presidente della Regione e al suo staff”.

 

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