Christian Solinas è indagato per abuso d’ufficio. Per la stessa sono sotto inchiesta anche l’assessora agli Affari generali e al Personale, Valeria Satta, e la capo di gabinetto, Maria Grazia Vivarelli. Tutto ruota intorno alle nomine di due direttori generali: quella alla presidenza, Silvia Curto, e il capo della Protezione civile, Antonio Pasquale Belloi. Avvocata la prima, ingegnere e volontario dei vigili del fuoco il secondo, stando alle accuse della Procura di Cagliari né la Curto né Belloi avevano i requisiti quando vennero nominati per la prima volta dalla Giunta Solinas, su indicazione del governatore. A firmare gli atti furono materialmente gli uffici guidati dalla Satta che in più deve rispondere di tentata concussione, mentre la Vivarelli di induzione indebita.
Le nomine di Curto e Belloi in Regione hanno sempre fatto discutere. Proprio per via dei titoli professionali in capo ai due direttori. Tanto che a dicembre 2019, lo Sdirs, il sindaco dei dirigenti regionali guidato da Cristina Malavasi, aveva presentato un doppio ricorso contro le nomine decise dalla Giunta. Si leggeva negli atti depositati al Tar: ““L’avviso pubblico della Regione datato 21 giugno 2019 – cioè la manifestazione di interesse che ha aperto la strada alle candidature – richiedeva il possesso di comprovata qualificazione professionale, svolta in organismi pubblici o privati, con funzioni dirigenziali per almeno un quinquennio”. Sia la Curto che Bellio vennero nominati in due tempi. Prima la delibera del 28 giugno 2019, con la pubblicazione della manifestazione di interesse; poi l’incarico affidato una prima volta il 30 settembre dello stesso anno. E questo “malgrado i requisiti di cui sopra – è scritto ancora nel ricorso al Tar – siano platealmente mancanti”.
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Belloi prima di diventare capo della Protezione civile ha guidato una polisportiva (questo è stato considerato l’incarico dirigenziale precedente all’esperienza in Regione, leggi qui). La Curto, invece, ha elencato i seguenti titoli: “Esercizio della professione forense dinnanzi al Tribunale civile e del lavoro di Cagliari, e svolgimento dell’attività dirigenziale, a decorrere dal 14 dicembre del 1998, presso lo studio legale nei confronti del personale addetto (leggi qui)”. Il resto è storia nota: pochi giorni prima di Natale, precisamente il 22 dicembre, il Consiglio regionale votò a maggioranza la cosiddetta leggina Salva-Dg, con la quale vennero cambiati in corsa i requisiti per diventare direttori regionali. Quella seduta finì quasi a mezzanotte.
Il fascicolo sulle nomine dei Dg è in mano al pm Andrea Vacca e conclude un percorso cominciato lo scorso giugno, precisamente il 24, quando le Fiamme gialle, in veste di polizia giudiziaria, fecero un blitz in Regione per recuperare tutti i documenti relativi alle nomine di Curto e Belloi. Adesso Solinas, Satta e Vivarelli hanno venti giorni di tempo per presentare una memoria difensiva o farsi interrogare dal magistrato inquirente. Dopo di che, il pubblico ministero invia al Gip le proprie richieste.
Alessandra Carta
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