Solinas e la presa in giro ai tifosi del Cagliari: “Lo stadio si farà”. Ma non dice dove

Alessandra Carta

Ormai sembra una barzelletta: Christian Solinas è andato negli studi di Videolina per annunciare, attraverso un’intervista-monologo, che lo stadio si farà. Il problema è che il governatore continua a tacere sul dove. Perché lui a Sant’Elia vuol allineare un nuovo ospedale, uno dei quattro che sta promettendo, spostando la struttura sportiva a Su Stangioni, periferia di Cagliari.

Insomma, il presidente proprio non ce la fa a essere intellettualmente onesto con i tifosi. Ma soprattutto con il sindaco del capoluogo, Paolo Truzzu, che sta aspettando i 50 milioni necessari a coprire il co-finanziamento pubblico di un investimento da 200 milioni. Tanto che ieri il primo cittadino, a margine di una conferenza stampa, ha detto: “Per fare lo stadio servono i soldi. Senza (i denari) non mi posso muovere”. Un messaggio per la Regione che a quell’orecchio non ci vuole sentire, però.

Il puzzle di Su Stangioni sì, Sant’Elia no, si compone con le prime parole che Solinas dice nell’intervista-monologo registrata oggi. Una somma di risposte a domande che non si sentono. Dice il capo della Giunta: “Regaleremo ai sardi quattro ospedali degni di questo nome”. Perché nelle intenzioni di Solinas, che per ora non ha nemmeno un euro, c’è intanto il trasferimento del Brotzu e dell’Oncologico a Sant’Elia. Vuol dire che lo stadio è ‘condannato’ a stare a Su Stangioni. Poi ecco il presidio unico del Sulcis con l’accorpamento del Sirai di Carbonia e del Cto di Iglesias. Ancora: ad Alghero succederebbe lo stesso con il Civile e il Marino. E poi c’è l’ospedale di San Gavino, nel Medio Campidano, con la farsa della posa della prima pietra a settembre del 2022, appena prima delle Politiche. Un buco nell’acqua, in ogni caso, perché Lega e Psd’Az insieme non hanno raggiunto nemmeno l’8 per cento.

Per tirare le somme, oggi Solinas è uscito dal suo mutismo, ma l’ha fatto con una testata ‘amica’, quindi senza chiarire cosa accadrà realmente con lo stadio di Cagliari. Semmai, passati cinque giorni dalla conquista della promozione in serie A, il governatore ha fatto finalmente gli auguri ai rossoblù. Sempre senza che nessuno gli chiedesse le ragioni di tanto ritardo.

Alessandra Carta

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