L’ospedale anziché lo stadio, i Progressisti contro Solinas: “Non ha nemmeno i soldi”

Alessandra Carta

“Un progetto assurdo che non ha nemmeno la copertura finanziaria”. Sono andati dritti al sodo, i Progressisti sardi guidati da Francesco Agus e Massimo Zedda che questa mattina hanno chiamato a raccolta penne e taccuini per fare le pulci all’ultima idea di Christian Solinas. Ovvero bocciare il progetto del nuovo stadio a Sant’Elia per trasferire lì il Brotzu e il Businco.

Si è capito dall’altro giorno che Solinas stesse lavorando a una marcia indietro con decisione. Solo che l’ha fatto muovendosi come un elefante nella cristalleria. Tant’è: il Cagliari è tornato in serie A dopo l’impresa dei play-off e il governatore è rimasto zitto. Neppure un “bravi” è uscito dalla bocca del presidente, di solito avvezzo a cavalcare l’onda dell’attualità per provare a incassare consenso. Invece sulla promozione della squadra del cuore uno strano mutismo.

E infatti: il 1° giugno, ovvero dieci giorni prima della vittoria a Bari, Solinas ha dato mandato alla Asl unica del centrodestra, ribattezzata Ares, di fare uno studio di fattibilità sul riordino degli ospedali sardi. Ce n’è per tutti i gusti, dal Sulcis al Nord dell’Isola, con una serie di accorpamenti, ma la ciliegina sulla torta è la mossa di Cagliari con lo spodestamento del Sant’Elia per allineare un nuovo Brotzu, da chiamare l’Ospedale della città. E questo ad appena otto mesi dalla pubblicazione di una prima tranche di investimento per ampliare lo stesso Brotzu. Lo scorso ottobre è stato pubblicato l’avviso di gara da 5,4 milioni di euro per affidare la progettazione della cosiddetta Plancia per le emergenze-urgenze, un nuovo padiglione che in totale varrà 70 milioni.

La delibera in questione è la numero 19/82, ed è destinata ad aprire una voragine politica soprattutto nei rapporti tra il governatore e i Fratelli d’Italia, visto che Solinas sta disattendendo gli impegni presi con il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu. Il quale ha sposato in pieno il progetto ereditato dalla Giunta Zedda e che prevede un investimento totale di 200 milioni, di cui il 40 per cento di co-finanziamento pubblico. Il Comune, stando agli accordi, deve metterne 10, mentre la Regione 50. Solo che il presidente vuole trasferire lo stadio nella periferia di Su Stangioni, lasciando Truzzu col cerino in mano.

Ovvio che le diplomazie dei partiti non si sono ancora messe in moto. Solinas sembra stia giocando a spaccare la coalizione incurante degli effetti. Ma forse proprio questa è la prova che non sarà lui il candidato governatore, e magari l’obiettivo è proprio indebolire Truzzu, considerato uno dei papabili alla leadership del centrodestra.

Ha detto Agus sulla delibera 19/82: “È un atto assurdo, privo di finanziamenti e del parere di legittimità da parte del Dg della Sanità, ma si tratta anche di un provvedimento illogico perché attribuisce ad Ares il compito di progettare gli ospedali del Sud Sardegna, mentre nel Nord dell’Isola la stessa funzione è attribuita alla Asl 1 di Sassari e all’Azienda universitaria“. Ha sottolineato ancora il capogruppo dei Progressisti: “LA verità è che tutto si ripercuoterà sulla salute dei cittadini perché i due ospedali in procinto di essere superati dalla nuova struttura di Sant’Elia sono oggetto di un piano di investimenti complessivo di 159 milioni di euro, 65 dei quali destinati alla nuova piastra tecnologica del Brotzu. Alla luce della nuova delibera c’è il rischio che tutto si fermi e le risorse vadano perse”. Non solo. Di questo passo “diventa concreta la possibilità che spariscano pure i fondi per il nuovo stadio del Cagliari”.

Nemmeno Zedda ha nascosto il proprio stupore. “Domani – ha detto riferendosi al progetto di Solinas approvato quando mancano otto mesi alla fine della legislatura – ci potrebbe essere un’altra maggioranza ed è davvero incredibile che interventi strategici e di lunga durata vengano presentati senza nessuna condivisione. Viene il dubbio che l’obiettivo non sia realizzare davvero ospedali ma pagare progettisti”.

Alla conferenza stampa di questa mattina c’erano anche altri due esponenti dei Progressisti, la deputata Francesca Ghirra e il capogruppo del Consiglio comunale di Cagliari, Matteo Massa: “Siamo davanti allo scempio della sanità – hanno detto i due – e invece di porre rimedio alle liste d’attesa e ai viaggi della speranza, con questa delibera si profilano scenari assurdi e spreco di denaro”.

Alessandra Carta

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