Siniscola, il sogno del parco fluviale per unire terra e mare

Amos Mulargia, 45 anni, è alla sua prima competizione elettorale. E lo fa da candidato sindaco de ‘Il bene comune’, la civica che a Siniscola interpreta “il rinnovamento”. Così Mulargia e i suoi stanno percorrendo da mesi la strada verso le urne. Nel centro della Baronia, poco più di 11.400 residenti, la corsa è a quattro. Tra gli sfidanti di Mulargia c’è intanto il primo cittadino uscente, Gianluigi Farris noto Tardelli, che guida ‘Orgoglio Siniscola’. Poi ecco la Gis (Giovani Innovazione Sviluppo) di Marcantonio Farris e ‘La Siniscola che vorrei’ capeggiata da Anna Grazia Pau. Mulargia è un punto di rottura rispetto agli attuali assetti: la sua lista mette insieme civici, socialisti, l’Unione per Siniscola – Zente Noa e Sardigna Natzione.

Mulargia, Siniscola ha grossi interessi da difendere?

A Siniscola abbiamo la fortuna di avere diversi interessi semmai. La nostra economia non è una monocoltura turistica. Non viviamo di sole vacanze, sebbene il segmento del balneare faccia segnare un numero importante di presenze durante i mesi estivi. Il nostro Comune vive anche di allevamento, col l’ovino, di agricoltura, di pesca, di commercio e di artigianato. Quest’ultimo settore non ha grossi numeri ma enormi potenzialità da sfruttare. La ristorazione, con i prodotti tipici, è ugualmente un tassello del mosaico economico.

‘Il bene comune’ è un progetto che rimescola carte e idee.

La nostra lista nasce come proposta di rinnovamento. I candidati sono quasi tutti nuovi. la maggior parte sono persone alla prima candidatura, come anche nel mio caso. Poi a noi si sono alcuni rappresentanti dell’opposizione e un ex sindaco.

In cosa si concretizza la vostra proposta di rinnovamento?

Abbiamo fissato tre punti chiave: trasparenza, lavoro e sviluppo sostenibile.

Nel Comune di Siniscola non c’è trasparenza?

Diciamo che dovrebbe essercene di più: questo è l’obiettivo da perseguire. Il Comune deve dare risposte e ascoltare. Sulla trasparenza non si parte da zero, ma bisogna lavorare in una prospettiva di miglioramento.

Sul lavoro cosa volete fare?

Lavoro e sviluppo sostenibile fanno di pari passo. Bisogna creare economia senza compromettere l’ambiente. A Siniscola abbiamo due aree Sic (Siti di interesse comunitario): il Montalbo e Berchida Biderosa. Siamo anche vicino al parco del Tepilora. Abbiamo le risorse ambientali per attrarre turisti anche in bassa stagione. Abbiamo mare e montagna: il primo è un settore che cammina da tempo con le sue gambe. Le spiagge hanno servizi, punti di ristoro e un’offerta che include lo sport. Certamente servirà potenziare, ma il meccanismo è oliato. Il turismo legato alla montagna è ancora tutto da costruire.

L’offerta del balneare in che modo deve crescere?

Oggi poggia quasi esclusivamente sulle seconde case. È quindi necessario ampliare le strutture ricettive esistenti orealizzarne di nuove. Il compito di un Comune non è creare posti di lavoro, ma costruire le condizioni perché le aziende possano crescere. Sono lavoratori anche gli stessi imprenditori. Quando parliamo di destagionalizzazione intendiamo spostare l’offerta dal mare alla montana. Bisogna puntare sui percorsi di trekking, la mountain bike e l’arrampicata. Il nostro territorio offre i beni pubblici che permetterebbero a Siniscola di accogliere e ospitare vacanzieri tutto l’anno. Ma va costruita l’offerta, che oggi non c’è.

Qualche esempio lo fa?

Penso a S’Adde, un’area di montagna dove potrebbero essere creati una zona ristoro e un campeggio di lusso. Un’altro bene pubblico da valorizzare è Su Gattu: noi crediamo che quello sia il posto adatto per la realizzazione di una fattoria didattica. Nelle terre dell’ex Etfas potrebbe trovare spazio la ricettività alberghiera. Anche il vecchio faro di Capo Comino, all’interno dell’area Sic di Berchida, è una risorsa da sfruttare. Non da meno è la riqualificazione del centro e il recupero della memoria storica: nella parte più antica di Siniscola non c’è traccia dell’acciottolato di fiume che era un tratto identitario del passato.

La punta di diamente del vostro programma elettorale è il parco fluviale.

Senza dubbio è un progetto ambizioso. Ma oggi l’Unione europea offre grandi opportunità. Si può sognare in grande perché la realizzazione di certi interventi è una strada praticabile. I Comuni si devono innovare e costruire anche la capacità di accedere ai finanziamenti Ue: serve per questo un ufficio dedicato. Il parco fluviale è la sintesi del nostro programma politico: rappresenta la connessionre tra costa e centro storico. Connessione non in chiave di concorrenza ma significa che l’una farebbe crescere l’altro. Si potrebbe andare in bicicletta sino al mare, attraverso un percorso lungo il fiume. Verrebbero collegati anche i due centri sportivi: Ghirtala e Janna ‘e Frores. Sempre in chiave economica, pensiamo alle potenzialità legate alla pompia, uno dei nostri frutti tipici, o alla valorizzazione del porto e delle sue attività.

Lo spopolamento quanto incide nella realtà di Siniscola.

Un paese che si sviluppa sotto il segno della sostenibilità ambientale diventa un argine contro la fuga dei giovani. (al. car.)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share