Urne aperte dalle 7 alle 23 in questa seconda domenica di giugno e dei ballottaggi. Al voto Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu, ovvero le quattro uniche città sarde sopra i 15mila abitanti che il 31 maggio sono andate ai seggi per scegliere il nuovo sindaco, ma nessuno degli aspiranti primi cittadini ha raccolto il 50 per cento più uno dei voti, necessario per chiudere subito la partita elettorale.
A Quartu la sfida è tra il sindaco uscente Mauro Contini (Forza Italia) e il Dem Stefano Delunas. Dagli accordi presi negli ultimi giorni segnano lo sgambetto definitivo di Riformatori, Udc, Unidos allo stesso Contini. Ecco il quadro elettorale.
A Nuoro e a Porto Torres il ballottaggio è la storia di un doppio scontro tra Pd ed ex Pd. Nel capoluogo barbaricino per via delle guerre rischia la sconfitta Alessandro Bianchi, il sindaco uscente renziano opposto ad Andrea Soddu de La Base, il movimento dell’exc Dem Efisio Arbau. Gli sfidanti di Porto Torres sono invece Luciano Mura (Pd) e il grilino Sean Christian Wheeler, sul quale potrebbe convergere il voto de La Base in chiave anti-Pd.
A Sestu è sfida tra donne: la Dem Anna Crisponi si contende la fascia tricolore con Paola Secci, candidata dai Riformatori. L’ago della bilancia saranno i grillini: non hanno strette alleanze con nessuno, ma al primo turno, con Fabiola Cardia, hanno raccolto oltre il 17 per cento dei consensi.
Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Al primo turno era andato a votare il 64,91 per cento, in leggera caduta rispetto al 65,72 del 2014.
