Si lavora a un’ordinanza sulle Superiori: stop di Solinas, lezioni online da lunedì

Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha fatto marcia indietro sullo ‘stop&go’, la chiusura di tutta l’Isola per quindici giorni, scegliendo per ora di adottare misure restrittive mirate per contenere il contagio nei settori a rischio. Ma non esclude, se i nuovi casi positivi dovessero continuare ad aumentare con la spinta di questi giorni, provvedimenti più radicali per frenare la diffusione incontrollata del virus. Sempre che non arrivi a farlo il Governo. Il prossimo provvedimento del presidente Solinas riguarda i giovani, a loro dovrebbe essere destinata la prima ordinanza porterà limitazioni anche in questa seconda ondata sarda della pandemia. Da lunedì dovrebbero restare chiuse tutte le scuole superiori della Sardegna, ma anche tutte le Università: restando a casa gli studenti eviteranno anche il sovraffollamento dei mezzi pubblici che sta creando problemi e paure in tutta l’Isola.

Dopo le forti tensioni e gli scontri tra la Regione e il Governo, questa seconda fase dell’emergenza parte all’insegna del compromesso. L’Esecutivo giallorosso sembra non voler prendersi sulle spalle la responsabilità delle nuove e impopolari chiusure e ha delegato alle singole Regioni gli interventi locali. Su questa linea sembra inserirsi la strategia di Solinas che, dopo aver avuto un chiarimento con Conte due settimane fa, ieri ha discusso tutte le questioni più importanti sulle misure anti-Covid assieme ai suoi tecnici e ai rappresentanti dei partiti della sua coalizione, ma anche assieme agli esponenti dell’opposizione.

Dal confronto è emerso che, comunque, dopo quello su scuole e università nessun altro provvedimento dovrebbe essere preso a breve termine, mentre gli abitanti di 156 Comuni sardi vengono chiamati alle urne tra domenica e lunedì, in piena pandemia. Mentre da martedì – dopo un passaggio in Consiglio regionale – dovrebbero arrivare ulteriori novità (con una o più ordinanze), soprattutto per quanto riguarda gli orari e le prescrizioni per bar, locali e ristoranti. Tra le parti ci sono ancora divergenze sull’orario massimo di apertura delle attività, tra l’attuale limite di mezzanotte e le ipotesi di anticipare di una o più ore, ma la scelta più probabile dovrebbe essere quella del divieto di consumare in piedi al bancone a qualunque ora.

Marcello Zasso

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