Nuovo lockdown, è un altro pasticcio: Solinas ricambia idea ma non decide

Christian Solinas ha ricambiato idea sul blocco della Sardegna, per la terza volta in due giorni. Ma ancora non ha deciso cosa fare. L’ultima versione del presidente è scritta in una nota diffusa alle 18,54 e che segue il vertice di questa mattina convocato alle 12,30 (dopo quello di ieri delle 10.30). Nel comunicato si stasera si legge: “Situazione difficile ma stop&go solo contagi superano livello di guardia”.

Intanto bisogna chiarire una volta per tutte cosa significa stop&go: si tratta di una chiusura totale. Ma a differenza del lockdown ha una durata precisa. Nel caso ipotizzato da Solinas il blocco di tutte le attività sarebbe di quindici giorni. La possibile misura è stata annunciata ieri dal governatore nel corso del vertice con tutti i capigruppo del Consiglio regionale. Sul vertice di ieri Sardinia Post ha anche acquisito un video sin cui il presidente parla appunto di stop&go. Tanto che nella stessa clip il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, chiede lumi sull’efficacia.

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Ma sempre ieri, nel primo pomeriggio, è montata la protesta del mondo produttivo, preoccupato dagli effetti che un nuovo blocco totale avrebbe sulle attività.Quindi nella maggioranza di centrodestra si è deciso di far dire al capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, che non ci sarebbe stato alcunn stop&go. Di fatto escludendo categoricamente la possibilità. Invece stasera, con la nota delle 18,54, Solinas ne ha di nuovo parlato spiegando che con certezza sono previsti delle restrizioni, “interventi mirati per ridurre la circolazione del virus”. A farne le spese, più di tutto, saranno bar e ristoranti, rispetto ai quali il capo della Giunta si limita ad anticipare “regole più stringenti”.

Il risultato è che nemmeno oggi è stata presa alcuna decisione concreta. Con questi cambi repentini di strategia non è più chiaro quando il governatore firmerà l’ordinanza, inizialmente attesa per oggi o per domani al più tardi. Poi dal Palazzo è filtrata la notizia del rinvio a martedì. Nel comunicato di stasera, invece, si parla genericamente di “prossimi giorni”.

“Pur nell’oggettiva criticità dell’emergenza – è scritto nella nota -, lo stop&go resta l’extrema ratio e sino a che i numeri del contagio potranno essere gestiti con misure alternative non ci sarà alcun lockdown per la Sardegna, ma una serie di provvedimenti mirati, finalizzati alla massima riduzione delle possibilità di circolazione del virus. Provvedimenti – è scritto ancora – che saranno adottati con specifiche ordinanze, anche alla luce del costante confronto con

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Solinas non ha però chiarito quale sia la soglia entro la quale è possibile una “gestione della pandemia con misure alternative. Anche perché la situazione negli ospedali è già drammatica: le Terapie intensive sono occupate al 23,7 per cento (36 pazienti) a fronte di un margine di sicurezza che non deve superare il 30 per cento (50 ricoveri). Non va affatto bene coi posti letto ordinari: quelli ufficiali, stando ai numeri che in questi giorni ha dato l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, sono 255. Ma le persone trattenute in ospedale hanno raggiunto quota 275, pari a un più undici rispetto a ieri. E oggi è stata la giornata più nera dall’inizio della pandemia: nell’Isola si sono registrati 349 nuovi positivi.

Nella stessa nota delle 18,54, Solinas ha ammesso per la prima volta che “la situazione è preoccupante e richiede il massimo impegno da parte di tutti, istituzioni e cittadini”. Però oggi non ha incolpato nessuno (a differenza di mercoledì). Anzi ha usato parole gentili. “Ancora una volta – ha detto Solinas – faccio appello al grande senso di responsabilità dimostrato dai sardi, senza il quale non potremo affrontare e vincere questa ulteriore difficile sfida”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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