Quando il virologo diceva: ‘No turisti’. Ma Briatore: “Solinas riapri”. E così fu

La Sardegna si prepara a leccarsi le ferite per il nuovo lockdown alle porte. L’ordinanza di Christian Solinas è attesa al più tardi per sabato, anche se il presidente della Regione in questi mesi ha abituato l’Isola a importanti ritardi, quando non anche a provvedimenti mai emessi. Di certo si può ricostruire con precisione cosa è successo in Sardegna dallo scorso aprile, quando i contagi erano scesi a zero, mentre oggi è la terza regione d’Italia per numero di ricoveri in Rianimazione.

Una data significativa è il 29 aprile. Solinas stava accelerando sulla ripartenza della Sardegna, in opposizione al Governo di Giuseppe Conte che invece reclamava prudenza. Il capo della Giunta sarda, obbedendo agli ordini di Matteo Salvini, faceva l’esatto contrario di quello che diceva Roma. Quel giorno, a un seminario interattivo organizzato da ‘Centro giornalismo e comunicazione,’ era intervenuto anche il virologo e infettivologo Stefano Vella, uno dei componenti del Comitato scientifico dell’Isola. A Solinas che aveva fretta di riaprire la Sardegna al turismo, lo scienziato suggeriva prudenza. Vella spiegò che con l’arrivo dei vacanzieri ci sarebbe stata una recrudescenza del virus. Ciò che imponeva misure di screening che invece Solinas non ha mai attivato (dal passaporto sanitario in avanti è stato un balletto di versioni che cambiavano quotidianamente).

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In quelle stesse settimane Solinas preferì seguire i consigli dell’amico Flavio Briatore, l’imprenditore patron del Billionaire a Porto Cervo e consulente ombra del governatore in fatto di turismo. Briatore in un’intervista a La Nuova Sardegna svelò l’esistenza di un “piano B per riaprire la Sardegna dal primo luglio” come poi è avvenuto. La seconda strategia che Solinas ha attuato su indicazione di Briatore è stata l’apertura delle discoteche, di cui ugualmente l’imprenditore piemontese parlò in quella intervista. “Anche perché il virus è vero che c’è ancora – chiosò -, ma ha perso il 70 per cento della sua virulenza, come ha detto il professor Alberto Zangrillo, che è stato il più consistente tra tutti i virologi”. A fine agosto il focolaio di Covid al Billionarie, poi la positività dello stesso Briatore al virus.

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Eccoli qua i risultati della “consistenza” il patron del Billionarie. Si aggiunga che Solinas e l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, non si sono occupati di organizzare nuovi posti letto per fronteggiare la seconda ondata della pandemia, prevista da tutti gli esperti seri. Ciò che avrebbe comportato programmare anche le assunzioni di medici, infermieri e oss, senza i quali non è possibilòe garantire l’assistenza medica e ospedaliera. Ma nulla di tutto questo è stato fatto da Solinas e alleati: gli ospedali sono pieni di pazienti Covid e non si può andare avanti così perché si rischia di negare le cure a quanti hanno altre patologie. Il risultato è la certezza di un nuovo lockdown di quindici giorni. E non siamo ancora in autunno. Con l’aggravante che Solinas ha incolpato i sardi per l’impennata dei contagi, anziché fare ammenda della propria azione politica.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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