Servitù militari, Pili (Unidos): “Fiamme a Teulada dopo esercitazione”

Ancora fiamme all’interno di un poligono, questa volta a Teulada. Lo denuncia su Facebook il deputato di Unidos, e già presidente della Regione, Mauro Pili, che parla di “vergogna” e “devastazione”. Sul suo profilo ha anche postato alcune foto che documentano l’incendio. Il rogo, spiega il parlamentare sardo, è “di dimensioni imponenti” ed è scoppiato “nella stessa area dove avevano dichiarato di aver avviato le bonifiche. Tutto falso – attacca Pili – Oggi l’area è stata bombardata e le fiamme hanno fatto il resto. Uno scandalo senza precedenti. Alla faccia della magistratura, dei sardi, dell’opinione pubblica. E alla faccia di quegli incapaci della Regione che consentono tutto questo”. Il parlamentare critica anche la recente ordinanza antincendi della Regione: “una buffonata per le cialtronerie regionali”. Il caso chiave a inizio settembre, un mese fa, con le fiamme all’interno della base di Capo Frasca: per domarle è dovuto intervenire il Corpo forestale regionale ed è partita una dura polemica tra la Regione e il ministero della Difesa.

Secondo il parlamentare, “l’ordinanza avrebbe dovuto impedire le esercitazioni sino al 15 di ottobre, uniformando i bombardamenti alla tempistica dello ‘stato di elevato pericolo di incendio boschivo’, ovvero sino al 15 ottobre. Quell’ordinanza – attacca – non entrerà mai in vigore proprio perché la Giunta regionale l’ha nascosta considerato che aveva ottenuto l’effetto mediatico di apparire contraria alle esercitazioni. In realtà si è trattato di una messa in scena senza precedenti”. Pili ha annunciato la presentazione di una denuncia per l’incendio di ieri a Capo Teulada e chiarisce che “ad una Regione inesistente e complice occorre reagire con determinazione e chiarezza”.

La posizione della Giunta. “Inutile aggiungere un commento – dice l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano – la posizione della Giunta sulle servitù militari e in particolare su questo tipo di incidenti è chiara e nota a tutti”, così l’esponente dell’esecutivo Pigliaru. Alle 18:30 di ieri è divampato un incendio e le fiamme sarebbero state circoscritte nell’area interdetta soggetta a raccolta di campioni per la predisposizione delle bonifiche o in una delle aree contigue. “Il Corpo forestale – ha confermato la Regione – non è potuto intervenire a causa della pericolosità di un’eventuale operazione a terra nella zona e soprattutto per l’impossibilità di levarsi in volo degli elicotteri antincendio nelle ore successive al tramonto. Secondo quanto si apprende dai vertici del Poligono il rogo sarebbe stato spento in seguito all’intervento di un elicottero dell’Esercito attrezzato per il volo notturno”.

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