“Alla Sardegna sono state assegnate soltanto 1.095 immissioni in ruolo per il personale Ata e appena 356 da destinare a ruolo, il 32,5 per cento”. Non soddisfano per nulla la Flc Cgil regionale i numeri assegnati al sistema scolastico dal ministero dell’Istruzione pochi giorni fa, proprio a ridosso dell’apertura delle procedure online il 7 agosto. Per il sindacato – è detto in una nota – non consola né offre ristoro la previsione della successiva assegnazione di 37 posti da attribuire al ruolo di direttore dei servizi generali e amministrativi. “Nell’indifferenza totale della Regione – spiegano la segretaria regionale Emanuela Valurta e Francesca D’Agostino della Flc Cgil Sardegna – il Governo nazionale, nonostante la costante e progressiva riduzione degli ultimi anni che ha già causato pesanti disagi e disservizi non certo imputabili al personale, impone all’Isola l’ennesimo taglio per tutti i profili professionali Ata”.
“Uno schiaffo alla scuola pubblica nella quale il personale Ata opera da anni con abnegazione, passione e competenza in una condizione in cui i carichi di lavoro sono aggravati e i diritti come la formazione ridotti a causa del super lavoro degli uffici, dei laboratori, dei reparti – prosegue il sindacato -. Per la Flc è palese la discrepanza fra i proclami trionfali e propagandistici del governo e del ministro Valditara e i bisogni concreti della scuola pubblica dove, oltretutto, dilaga il precariato. Questa deprecabile noncuranza verso i bisogni delle scuole porta alla reiterazione di un illecito, ovvero l’abuso di contratti a tempo determinato, in barba alle disposizioni della Commissione europea”.