I gruppi del centrosinistra in Consiglio regionale hanno presentato una proposta di legge che punta ad aumentare le risorse e a ridefinire i criteri di assegnazione delle borse di specializzazione medica. Previsto lo stanziamento aggiuntivo di 15 milioni di euro all’anno per le borse di specializzazione medica ad integrazione di quelle nazionali, mentre viene istituito un Osservatorio regionale del fabbisogno che provvederà annualmente a monitorare il numero e le carenze di medici specialisti e a definire sulla base delle esigenze dell’isola i criteri di assegnazione delle borse regionali. Inoltre vengono creati i presupposti per sfruttare meglio l’intera rete formativa, quindi anche le strutture dell’Ats e del Brotzu, e non solo le aziende universitarie. “Senza un intervento organico la situazione in futuro sarà ancora più grave – dice Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti e primo firmatario della proposta di legge – l’età avanzata del personale oggi impiegato e l’applicazione di quota 100 aggraverà l’emergenza già dal 2020. Non bastano più le misure spot o gli interventi emergenziali, serve al contrario una seria pianificazione che ci permetta di investire oggi per la preparazione dei professionisti che tra qualche anno avranno in carico la tutela della salute di tutti i sardi”.
“L’imbuto formativo unitamente al sistema nazionale di attribuzione delle borse penalizza l’isola – continua Agus – Ma non possiamo permetterci di spendere male le risorse: occorre investire di più e garantire più finanziamenti nelle specializzazioni dove la carenza futura sarà critica. Serve un piano pluriennale concordato da tutti gli attori in campo: Università, aziende sanitarie, Regione”.