Ex San Raffaele, Regione e Qatar ancora al tavolo: si tratta su postille legali

Sono le postille legali che stanno allungando i tempi della firma finale tra la Regione e il Qatar sull’ex San Raffaele di Olbia, un confronto che ieri ha tenuto impegnati sino alle 11 di notte il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il rappresentante in Italia della famiglia reale araba, Luciano Rispo. Al tavolo anche avvocati e tecnici. In ballo c’è un miliardo e 200 milioni di investimenti che il Qatar è pronto a spendere nel nuovo ospedale pubblico-privato di Olbia, una struttura che sarà convenzionata con il Servizio sanitario nazionale e per le cui cure la Regione è disposta a spendere fino a un massimo di 55,6 milioni all’anno, visto che nell’Isola le spese mediche sono a carico dei contribuenti sardi.

Nel tavolo riaperto ieri si sta definendo l’organizzazione dell’ospedale e quello che sta venendo fuori e una vera e propria maratona nella quale va messa nero su bianco l’attività dell’ospedale, quindi i vincoli che il Qatar dovrà rispettare anche e soprattutto nei confronti dei pazienti sardi e italiani. I posti letto a pagamento, invece, saranno una prerogativa esclusiva della Fondazione Bambin Gesù, il partner scientifico del Qatar che in queste ore è rappresentato da Maria Osti.

Come termine ultimo per chiudere la trattativa le parti si sono date la scadenza del 29 agosto, dopo che nelle scorse settimane il gruppo arabo ha acquistato, per un importo di 34 milioni, l’edificio all’ingresso sud di Olbia che fu costruito dalla Fondazione Monte Tabor di don Verzé poi travolta dal crac. E per questo il palazzone era stato affidato al Tribunale fallimentare di Milano. Per la firma del contratto è atteso anche il premier Matteo Renzi che a fine maggio aveva organizzato una conferenza stampa a Palazzo Chigi per annunciare, insieme a Pigliaru e a Rispo, il maxi investimento degli arabi in Sardegna. Parteciperà pure il Ceo della Qatar Foundation, Tashid Al-Naimi.

Per ora non ci sono notizie sul fatto che nel decreto Sblocca Italia ci possano essere (o meno) le deroghe ancora non ufficialmente assegnate sul taglio dei posti letto e sulla riduzione della spesa sanitaria privata, ma è probabile che la norma – preceduta dalla lettera di intenti siglata dal sottosegretario Graziano Delrio e del ministro della Salute Beatrice Lorenzin – possa trovare spazio tra le pieghe del provvedimento.

Quanto ai tempi di apertura, se non ci saranno slittamenti al cromoprogramma, , inizialmente con 178 postl’ospedale di Olbia dovrebbe entrare in funzione a marzo 2015, inizialmente con 178 posti letto, di cui 108 per acuti e 70 per post acuti. Dal 2016 si passerà a 242 posti letto, divisi tra i 142 per acuti e 100 per post acuti. Ulteriori 50 posti letto senza oneri per il Servizio sanitario regionale saranno a disposizione per l’assistenza a pagamento. Il Qatar si occuperà anche di ricerca.

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