Ex San Raffaele, ora è del Qatar. Ok dalle banche per l’offerta da 33,8 milioni

È stato raggiunto ieri a tarda sera l’accordo per il passaggio di proprietà dell’ospedale ex San Raffaele di Olbia. Secondo quanto riferisce L’Unione Sarda le banche creditrici (Sardaleasing più le società di leasing che fanno capo a Banca Intesa, Montepaschi Siena e il gruppo bancario delle Casse di credito cooperativo e casse rurali) hanno accettato l’offerta economica della Qatar Foundation: 30 milioni di euro per lo stabile e 3,8 mln per i terreni circostanti.

La cifra complessiva su cui le parti si sono accordate (33,8 milioni) rappresenta circa la metà dell’ammontare dei crediti che le banche vantano nei confronti della fondazione fallita. A questo punto manca l’ultimo passaggio formale, il via libera del tribunale fallimentare di Milano, dopo la firma del protocollo d’intesa di nove mesi fa da parte della Qatar Foundation, che per il rilancio dell’ospedale si è impegnata di investire oltre un miliardo di euro in dieci anni. Una volta completato l’iter avverrà la firma ufficiale dell’intesa, prevista tra fine mese e primi di settembre, alla quale sono attesi in Sardegna il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ceo della Fondazione qatarina, Rashid Fahad Al-Naimi.

La prima data utile è il 26 agosto, quando verrà formalizzato l’acquisto dell’immobile. Nel frattempo vanno avanti i contatti tra i legali degli investitori qatarini e della Regione per chiudere la parte documentale del contratto necessaria a cominciare i lavori nel palazzone bianco all’ingresso sud di Olbia. L’atto finale dovrebbe essere sottoscritto il 29, ma non si esclude che ciò avvenga anche prima. L’ufficialità sull’intesa con le banche la dà Lucio Rispo, il rappresentante del Qatar in Italia. “L’accordo è stato raggiunto, ma resta aperta la trattativa tra le banche e i creditori”, cioè la procedura fallimentare non è completata. Rispo infatti sottolinea: “L’ultima parola spetta però al Tribunale di Milano con il giudice La Manna che, con un decreto, ha investito i commissari”.

Quanto alle visite programmate, per il 1° settembre è attesa in Gallura un’alta personalità: il riserbo è massimo, ma parrebbe che in Sardegna possa sbarcare direttamente uno dei componenti della famiglia dell’emiro, se non lo stesso capo di stato.

 

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