Salvini sbarca nell’Isola in zona bianca, accolto da un sit-in davanti al Tribunale

“Per la Sardegna sarà l’estate della rinascita”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sbarca nell’Isola proprio nel primo giorno in zona bianca e crede che da qui possa ripartire la svolta. “Se il piano di vaccinazione proseguirà spedito come mi auguro, superando i ritardi dei mesi passati, quest’estate per la Sardegna sarà l’estate della rinascita e del ritorno al futuro“. L’ex ministro dell’Interno del Governo gialloverde, nuovamente in maggioranza con l’esecutivo guidato da Mario Draghi, ha espresso “grande soddisfazione per il passaggio dell’Isola in zona bianca: contro la Sardegna e i sardi ne sono state scritte di tutti i colori e adesso sono contento di essere qui per questo primo giorno di ritorno alla vita”.

Salvini ha fatto anche un bilancio della prima parte dell’azione di governo della Giunta Solinas. “In due anni sono state fatte tante cose anche se la pandemia ha bloccato tanti fronti e ora non vediamo l’ora di tornare a correre“. Il leader del Carroccio pranzerà assieme al presidente sardista della Giunta regionale. “Prima ho incontrato alcuni rappresentanti degli imprenditori, degli artigiani e dei commercianti – ha aggiunto -: c’è un tema usura che si affaccia per coloro che non hanno i soldi promessi dalle banche e su questo ci muoviamo anche col Governo Draghi a livello nazionale. Bisogna rimpolpare il fondo anti usura perché ci sono molti sardi che altrimenti rischiamo di chiudere e perdere tutto“.

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Il leader del Carroccio ha deciso di partecipare al processo contro un giovane sardo, Mauro Aresu, che nel 2017 – proprio in un’occasione di una visita dell’ex ministro nell’Isola -, aveva scritto un post su Facebook in cui richiamava i fatti di piazzale Loreto e la fine di Mussolini. Decine di attivisti si sono riuniti davanti al Tribunale per accogliere Salvini e manifestare solidarietà al giovane finito nei guai per quel post.”Siamo in libertà d’opinione e possono essere anche espressi esempi figurativi quali sono quelli storici”, ha commentato il leader di Sardigna Natzione, che ha organizzato la manifestazione assieme all’associazione Libertade.

 “Non sono Mussolini e l’accostamento della mia persona a Mussolini è diffamatorio. L’accostamento a piazzale Loreto e ai gerarchi fascisti io l’ho percepito come una minaccia. Non sono un gerarca fascista ed essere trattato alla stregua è una lesione della mia immagine”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, ha testimoniato al processo che lo vede parte offesa per un volantino diffuso a Cagliari in occasione di una manifestazione del Carroccio, il 26 settembre 2017, che inneggiava a piazzale Loreto. L’accostamento tra Lega è fascismo è a suo avviso diffamatorio. “Qualsiasi ideologia politica si presta ad una critica ma – ha chiarito – ricordare piazzale Loreto, citarlo da esempio, per me va oltre la critica politica”. Davanti alla giudice Cristina Ornano, c’è il militante Mauro Aresu, 37 anni, accusato di diffamazione, istigazione a delinquere e minacce: è difeso dall’avvocata Marcella Cabras. Sul banco dei testimoni questa mattina si è così seduto il numero uno della Lega che ha ricostruito le ragioni della denuncia. “Non ho mai risposto alle offese – ha detto -, nella mia attività politica sono abituato alla critica e anche all’insulto. Ma quando a mio avviso si travalica l’insulto e si arriva a quella che io percepisco come minaccia, allora segnalo a chi di competenza se quello è un diritto di critica o se è qualcosa di più grave. L’ho fatto cinque volte”. Rispondendo all’avvocata di parte civile Claudia Eccher, l’ex ministro dell’Interno ha ricordato che quella volta a Cagliari la manifestazione venne svolta al chiuso alla Fiera, proprio per questioni legate al rischio di contestazioni. “Come avvenuto anche in altre occasioni – ha poi concluso Salvini -, sono disponibile a chiudere questa vicenda con le scuse pubbliche e una donazione ad un ente benefico di Cagliari”. Il processo è stato aggiornato al 26 aprile, quel giorno sarà sentito il parlamentare leghista Eugenio Zoffili.

 

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