Salvamento balneare, Spano: “Sui fondi regole certe e stringenti”

“Non esistono rimborsi illegittimi in violazione delle norme sulla distribuzione dei soldi alle associazioni di volontariato, contrariamente a quanto viene dichiarato, in tema di salvamento balneare, in una lettera indirizzata all’Assessorato dell’Ambiente dal presidente dell’Associazione Volontari Protezione civile Arbus”. Lo precisa, in una nota, la Regione.

La programmazione delle risorse finanziare impiegate per il Sistema Integrato di Salvamento Balneare, fatta con due delibere che hanno anticipato i tempi rispetto al 2014 e al 2013 – fanno sapere dalla Regione – prevede criteri chiari nell’allegato B alla delibera n. 26/6 dello scorso 29 maggio, intitolata “Regole del Programma 2015 “Sistema Integrato di Salvamento Balneare (SISB)”. La lettura che ha invece dato l’Associazione non corrisponde al reale contenuto in quanto i rimborsi – sia per vitto/alloggio che per carburante – sono effettuati sempre a fronte di pezze giustificative attestanti le spese realmente sostenute, sino a un massimo di 15 euro e non per l’importo “pari a 15 euro”.

Un’eventuale eccedenza nelle spese non potrà, perciò, essere rimborsata. La lettura della delibera operata dall’Associazione va in direzione diversa anche per le spese di carburante, in quanto sostiene che le uniche spese di carburante per le auto di volontari, cosa che non risulta da nessuna parte nel testo della delibera. Da parte della Protezione civile non vengono finanziati programmi di salvamento basati sull’utilizzo esclusivo di bagnini privati ma si incentiva la pianificazione che preveda la convenzione con associazioni di volontariato del sistema. Questo non esclude che altre risorse, quali quelle degli enti locali possono essere utilizzate a questo scopo.

“Si tratta di soldi pubblici, per di più in una condizione di scarsità di risorse – spiega l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, ricordando che gli stanziamenti erano stati deliberati da maggio, e cioè in anticipo rispetto alla tempistica degli ultimi cinque anni -. Le nostre regole sono ancora più stringenti rispetto agli anni passati e in perfetta linea con le previsioni della legge quadro sul volontariato. Non può quindi essere messa in discussione l’azione chiara e trasparente dell’Assessorato e della Giunta”.

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