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Ryanair, opposizioni all’attacco. Pili: “Deiana si dimetta”. Cappellacci: “Esecutivo si svegli”

“Subito tariffe low cost a 25 e 30 euro per collegare la Sardegna con Roma e Milano, si ricorra alla Corte costituzionale contro le tasse aeroportuali su territorio sardo e si approvi una legge per eliminarle sugli scali dei territori insulari, ma soprattutto l’assessore regionale dei Trasporti si dimetta subito”. È la strategia per uscire dalla crisi che il deputato di Unidos, Mauro Pili, ha proposto oggi nel corso in una conferenza stampa nella hall dell’aeroporto di Alghero. Accusando sia il centrodestra che il centrosinistra di aver realizzato politiche fallimentari in tema di trasporto aereo, il parlamentare ha mostrato i testi di alcune intercettazioni telefoniche acquisite dalla Procura di Sassari. “Da queste carte si evince che l’assessore Deiana già nel 2011 trattava la vicenda Alghero con il direttore della Sogeal – attacca Pili – che gli conferiva un incarico di consulenza sebbene fosse già di fatto consulente della Regione”. Secondo l’ex governatore, “è evidente che quantomeno vi era un palese ed evidente conflitto di interessi”. Entrando poi nel merito della vicenda, Pili ha detto che “la Sardegna è isolata sempre di più da monopoli sui trasporti e da tasse di Stato fuori da ogni logica, aggiungere nuove tasse e nuovi balzelli, come ha fatto il governo Renzi con la complicità della giunta regionale, su quella che deve essere la prima economia dell’isola è una follia che paghiamo a caro prezzo”. Per far fronte all’emergenza prodotta dal ritiro annunciato da Ryanair, “non c’è un solo attimo da perdere, bisogna reagire con azioni immediate sul fronte della connessione con il resto della penisola e con l’Europa, occorre intervenire immediatamente sulle tariffe di continuità territoriale che possono e devono essere immediatamente abbattute, basta soldi dei sardi regalati ad Alitalia”.

“La Giunta si svegli dal suo letargo: il decreto del Governo Renzi sulle tasse di imbarco risale ad ottobre 2015 e da allora è rimasto inascoltato l’allarme di Assaeroporti, Iata e anche di Forza Italia, che alla fine ha anche presentato una mozione in Consiglio regionale per impegnare il presidente ad aprire una vertenza contro il governo”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, interviene sulla vicenda che ha spinto Ryanair al taglio delle rotte e alla smobilitazione della base di Alghero. Secondo l’esponente azzurro, “da un lato la Regione, a causa dell’accordo Soru-Prodi del 2006, spende per abbassare il prezzo dei biglietti, dall’altro lo Stato centrale lo fa aumentare nuovamente con tasse che arrivano al 40% del costo complessivo. In più – prosegue l’azzurro – la Sardegna è un’isola e l’aereo rappresenta una scelta obbligata, a differenza di altre Regioni. Anziché mandare comunicati stampa con svogliatezza, prendano l’iniziativa nei confronti del Governo per difendere quello che è un diritto, non certo un privilegio”. Secondo Cappellacci, “da Bruxelles arrivano segnali incoraggianti semplicemente perché la legge regionale 10 è legittima e compatibile con l’ordinamento europeo. Anziché straparlare per due anni e bloccarla, la Giunta avrebbe dovuto difenderla e applicarla come abbiamo fatto noi. Gli alibi sono finiti: si diano una mossa, salvino il sistema low cost, ripristinino la CT2 che hanno cancellato per capriccio nel 2014 e rinforzino quella per Roma e Milano”.

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