Rimborso indennità parlamentare: lite Fb tra Piras (Sel) e Corda (M5S)

È uno dei cavalli di battaglia degli Onorevoli del Movimento 5 Stelle: la restituzione della metà del loro stipendio e la differenza tra la diaria e le spese effettivamente sostenute a Roma. La cifra ogni tre mesi viene versata in un fondo per la piccola e media impresa. Una scelta non immune da attacchi e polemiche, come quella tra il deputato sardo di Sel Michele Piras e la deputata Emanuela Corda del M5S. Per primo, appunto, è intervenuto Piras sulla sua bacheca Facebook e la definisce “Una provocazione domenicale”. Poi rilancia la questione: “Ma se è vero che ci sono dei parlamentari che “restituiscono” metà del loro stipendio, com’è che risulta (dal sito della Camera e da quanto pubblica l’Unionesarda) che hanno il reddito uguale (o superiore) al mio?”

I calcoli. Il punto è che la scelta degli Onorevoli grillini non ha valore ai fini fiscali e quindi Camera e Senato liquidano obbligatoriamente, da qui le dichiarazioni di fatto pari. La provocazione di Piras ha generato un battibecco tra i seguaci di Grillo e la deputata cagliaritana del Movimento Corda che ha risponde direttamente sotto il post. Con un commento ha fatto il punto sulla modalità della restituzione, sui bonifici fatti al fondo e poi rilancia: “La tua non è una provocazione. Ma un’illazione. Sei troppo intelligente per scrivere certe cose dai. Ma sappiamo che in questo paese: “fai bene e vai in galera!!!” Un caro saluto.”

L’ombra del “voto di scambio”. Da lì l’ulteriore battibecco, Piras dice di versare ogni mese 3.500 euro al suo partito e cita anche “il voto di scambio”. Questa la domanda che pone, diretta alla deputata Corda: “Altrimenti mi spieghi che differenza c’è se io presto 1000€ a un cittadino in difficoltà economica e se (in ragione di questo) egli si sentirà in dovere di votarmi alle prossime elezioni? Per la legge questa fattispecie sarebbe configurabile come voto di scambio. Mi auguro che abbiate preso le vostre informazioni con la massima cura.” Scelta di metodo e di destinatari con code di polemiche tra simpatizzanti e detrattori.

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