Sindaci senatori o consiglieri provinciali? No, grazie. A bocciare le due ipotesi governative proposte a Roma sono rispettivamente il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, esponente di Sel, e il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau (Pd), intervenuti oggi all’assemblea regionale dell’Anci.
“Che i sindaci al Senato siano indicati dal Consiglio regionale mortifica l’autonomia dei sindaci e degli enti locali – tuona Zedda – si lasci, invece, all’Anci il compito di indicare le delegazioni e si lasci ai sindaci indicare una rappresentanza al Senato. Non mi interessa l’immunità – conclude – ma la responsabilità delle scelte”.
Secondo Ganau, inoltre, “i sindaci non possono fare anche i consiglieri provinciali perchè non credo abbiano troppo tempo libero, anzi sarebbe una forzatura”.
Nel frattempo sia Zedda che Ganau chiedono che in Sardegna possa rimanere in vita un ente intermedio tra Regione e Comuni. “Li si chiami Province o Pippo è necessario che tra il Comune e la Regione ci sia un ente intermedio di secondo livello in modo tale – spiega il primo cittadino di Cagliari – da avere un governo su questioni complesse”.
Per il presidente del Consiglio regionale “l’ente intermedio non può essere rappresentato dalle unioni dei comuni per come le conosciamo oggi. Inoltre decentrando senza porre la giusta attenzione sull’organismo che deve sostituire le province si rischia non solo minore efficienza, ma anche di avere maggiori costi”.