Nonostante la bocciatura tecnica, i Riformatori insistono sullo “schiaffo dato ai sardi dal governo sulla decisione di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la norma sulle accise, inserita in Finanziaria“. Questa mattina si è tenuta infatti una conferenza stampa in cui erano presenti il coordinatore regionale dei Riformatori Michele Cossa, il capogruppo Attilio Dedoni e il deputato Pierpaolo Vargiu.
“Per quanto riguarda la questione accise – è stato osservato durante la conferenza stampa – se l’assessore Paci si fosse documentato con i suoi colleghi su come si sono svolti i lavori in Commissione e in Aula sulla Finanziaria, avrebbe evitato dichiarazioni improvvide e senza nessun fondamento. Infatti l’argomento accise è stato quello più sviscerato e dibattuto che ha caratterizzato, grazie anche al voto del Pd, una Finanziaria che diversamente sarebbe stata piatta e inutile. L’assessore Paci inizia supino, figuriamoci come sarà a fine legislatura. C’è da augurarsi che il presidente Pigliaru non la pensi come lui“.
Anche sulla bocciatura del collegio Sardegna in Europa è scontro: “Non è tollerabile che i sardi paghino sempre dazio allo Stato e il governo non tenga in alcun conto le esigenze della Sardegna. In questa situazione ai sardi non resta altro che l’obiezione di coscienza. Se non è concesso di esprimere un loro parlamentare che senso ha votare per le europee. Per questo motivo proporremo agli Stati generali dei Riformatori che si terranno a breve di scegliere la strada della non partecipazione attiva alle elezioni per il Parlamento europeo”.