Regione, una maxi amministrazione da 10.300 buste paga (al netto dei precari)

Assessorati, enti, agenzie e società partecipate: sono spalmati qui i 10.389 contratti della Regione. Ecco, divisa per uffici, la prima macchina pubblica della Sardegna.

In Sardegna sono 10.389 i dipendenti regionali a tempo indeterminato, ai quali andranno a unirsi gli almeno ottocento precari che in questo 2017 dovrebbero agganciare il sogno del posto fisso. L’attuale pianta organica più grande è quella dell’Agenzia Forestas (ex Ente foreste) che conta 4.194 buste paga. La Conservatoria delle Coste, in liquidazione da giugno 2014, ha invece gli uffici più piccoli, con otto dipendenti. I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2015.

L’ossatura della Regione è la cosiddetta amministrazione centrale: somma le 2.332 buste paga degli assessorati più le 1.293 del Corpo forestale e i 302 dipendenti delle quarantuno società partecipate. Sono incluse Sardegna Ricerche e Arpas (Agenzia per l’ambiente) che pure hanno contratti diversi, rispettivamente del comparto “Banche” e “Sanità”. Fanno in tutto 3.927 lavoratori e sul totale dei dipendenti regionali valgono il 36,73 per cento.

Fino a dicembre dello scorso anno i 2.332 dipendenti degli assessorati risultavano così assegnati: Enti locali 253; Urbanistica 215; Lavori pubblici 215; Ambiente 167; Lavoro 146; Beni culturali 136; Servizi finanziari 134; Agricoltura 109; Sanità 94; Personale 90; Turismo 90; Industria 72; Affari generali 67; Trasporti 67; Protezione civile 52; Politiche sociali 43; Pubblica istruzione 42; Comunicazione 55; Area legale 37. E ancora: in Presidenza si contavano 112 dipendenti, all’Agenzia distretto idrografico 50, al Centro regionale di programmazione 41, all’Autorità Audit (gestione dei fondi Ue) 13, all’Ufficio Enpi (progetto ‘Bacino Mediterraneo’) 12, al Controllo interno di gestione 12, al Piano Sulcis 3 al Servizio ispettivo 3 e all’Unità di progetto in materia sanitaria 2.

Quanto al Corpo forestale, figurano 72 amministrativi, mentre i restanti 1.221 si occupano di vigilanza ambientale e sono dislocati tra gli uffici di Cagliari, Iglesias, Oristano, Nuoro, Lanusei, Tempio Pausania e Sassari. Non si può ricostruire invece l’esatta collocazione dei 302 dipendenti delle partecipate perché non è ancora concluso il progetto di riassetto avviato dalla giunta Pigliaru l’anno scorso.

Sul fronte di Forestas, che supervisiona un patrimonio boschivo tra i più grandi d’Italia e pari a 1,2 milioni di ettari, ci sono numeri importanti pure sul fronte dei precari: a dicembre 2015 erano 1.957 e sono stati impiegati con contratti a tempo determinato. Si tratta di una prassi che va avanti da anni e nel tempo ha portato all’approvazione di diversi piani di stabilizzazione. Le assunzioni durano dai tre ai nove mesi, a copertura dei servizi antincendio in alta stagione. Nel 2015, tra i 4.194 fissi e i 1.957 precari, Forestas è arrivata a contare 6.151 buste paga.

Ecco infine l’ultimo blocco di enti e agenzie regionali che valgono altri 2.568 dipendenti e portano a 10.689 il totale della Sardegna.

L’Ersu, l’ente regionale per il diritto allo studio, con le due sedi di Cagliari e Sassari somma rispettivamente 87 e 59 dipendenti. Sono invece 40 quelli dell’Isre, l’Istituto superiore regionale etnografico che ha gli uffici a Nuoro. Poi le agenzie agricole Agris (ricerca), Argea (sviluppo) e Laore (assistenza tecnica): nell’ordine hanno 468, 289 e 555 dipendenti. L’Enas, l’Ente acque della Sardegna, ne conta invece 276. Area, l’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, ha una pianta organica da 172 persone. Chiude la lista l’Aspal, la nuova agenzia per il lavoro che da 85 dipendenti passerà a 640 con la riforma approvata dal Consiglio regionale lo scorso 11 maggio. Gli ultimi innesti verranno fatti il prossimo 9 gennaio, quando verranno convertiti a tempo indeterminati i 300 contratti a termine dei centri per l’impiego, comunali e provinciali. Adesso all’Aspal si contano 324 lavoratori.

Sui dipendenti regionali l’ultima delibera approvata è del 20 dicembre scorso: la Giunta ha stanziato 7.694.102 euro per le progressioni professionali sul triennio 2016-2018. Sarà via libera alla promozione, con scatto retributivo, per quanti hanno svolto una mansione superiore rispetto a quella prevista nell’inquadramento contrattuale.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: Il 2017 sarà l’anno delle assunzioni in Regione: ecco la mappa del posto fisso

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