Regione, guerra sugli accantonamenti: 285 milioni inseriti nella Finanziaria

Il silenzio del Governo sulla vertenza accantonamenti continua e la Giunta Pigliaru si porta avanti. Dopo aver preparato un’ingiunzione di pagamento, oggi ha inserito nella manovra finanziaria i 285 milioni di contributi pagati dalla Regione per il 2018 ma che lo Stato, secondo la Corte Costituzionale, deve restituire all’Isola perché non erano dovuti. Lo ha fatto approvando un disegno di legge di variazione di bilancio.

“In questo modo – spiega l’assessore al Bilancio Raffaele Paci – abbiamo formalmente chiuso il cerchio sulla manovra 2019 e lo Stato diventa ufficialmente e colpevolmente debitore nei confronti della Regione”. Tutto questo, denuncia, “avviene nel silenzio più assoluto da parte del Governo, che continua a far finta di nulla su quella trattativa che, secondo quanto stabilito dallo stesso Governo, doveva essere definitivamente chiusa entro il 31 gennaio scorso con un nuovo accordo sulla finanza pubblica. Una situazione assurda. Noi andremo avanti – promette Paci – per cercare di far valere le nostre ragioni, e pretenderemo la restituzione di quei soldi che sono dei sardi”.

Nei giorni scorsi, proprio perché nel frattempo nessun accordo è stato raggiunto, la Regione aveva annunciato di percorrere la linea dura: una ingiunzione di pagamento nei confronti del Governo presentata al giudice civile e un ricorso per ottemperanza alla stessa Corte Costituzionale con l’obiettivo di far nominare un commissario ad acta che sostituisca il Governo e applichi la sentenza. Come Paci aveva riferito nella conferenza stampa dell’11 gennaio convocata insieme al presidente Francesco Pigliaru, i 285 milioni erano stati congelati proprio in attesa che si pronunciasse la Consulta.

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