Regionali, Truzzu lancia la sua sfida per il 25 febbraio: “Bisogna rivedere il Piano paesaggistico”

Una campagna elettorale senza slogan, dice il candidato del centrodestra alle Regionali del 25 febbraio. Paolo Truzzu ci tiene a sottolineare che “non esiste la bacchetta magica”. Niente promesse che non si potranno mantenere:”Solo Sardegna”. Il sindaco di Cagliari è impegnato in un tour pre-elezioni che lo terrà lontano dal Capoluogo, ma promette di esserci ogni martedì, il giorno del Consiglio comunale. L’esponente di Fratelli d’Italia parla dei temi e dei problemi che dovranno essere affrontati nei prossimi cinque anni e lancia una sfida ai suoi competitor, Renato Soru e Alessandra Todde con i quali esclude di voler fare un confronto diretto, pubblico. Al primo sul tema del Piano paesaggistico: “Comprendo le finalità di tutela del paesaggio, ma se dopo diciott’anni solo pochi Comuni hanno adeguato il Puc al Ppr, non significa che sono inadeguate le amministrazioni , ma che la legge non funziona e quindi va rivista. Vogliamo che i territori siano protagonisti, che ci siano delle regole chiare per poter attrarre investimenti. L’obiettivo è scrivere intese programmatiche con certezza di risorse per i Comuni e la creazione di un grande laboratorio che metta insieme tutta la storia della trasformazione del paesaggio in Sardegna e una sorta di ‘comitato di saggi’ che possa definire una proposta di piano urbanistico rinnovato”.

Alla candidata del Campo largo risponde sul tema della gestione di Cagliari, su cui Todde aveva picchiato duro contro Truzzu, sui cantieri aperti e sugli episodi di violenza in Marina: “Se parliamo di sicurezza la gran parte dei problemi delle città è determinata dal fenomeno dell’immigrazione, che non è ascrivibile al centrodestra, ma la responsabilità è del M5s e del centrosinistra”, ha attaccato. Poi il sindaco di Cagliari ha parlato di sanità, trasporti, lotta allo spopolamento e incentivi alle famiglie per favorire la natalità.

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