Regionali, Todde replica a Soru: “No a prove muscolari, l’avversario è la destra”

Alessandra Todde affida a un video la replica a Renato Soru. “Gli incontri pubblici si fanno tra avversari e io non lo considero tale”, dice l’ex viceministra al Mise del secondo Governo Conte. L’ex governatore oggi ha tenuto una conferenza stampa all’Hotel Regina Margherita: alle sue spalle la scritta “Incontro Soru-Todde” ma la sedia della candidata del campo largo era vuota. Il faccia a faccia si sarebbe dovuto svolgere in privato nella villa del patron di Tiscali ma poi lui ha deciso di controproporre un dibattito davanti ai giornalisti, in diretta streaming, alla quale Todde si è sottratta. “Ho scoperto stamattina alle 11 che le condizioni erano cambiate – ha detto lei -. Diciamo no alle prove muscolari o alle corride, non sono utili ai sardi e alla Sardegna”. 

Nei giorni scorsi l’esponente 5s ha proposto all’ex governatore un incontro a casa sua per provare a ricomporre la frattura all’interno del campo progressista. Ieri si è diffusa la notizia dell’appuntamento e oggi Soru ha rilanciato con un dibattito pubblico. Todde non replica alle accuse di essere la principale causa della rottura della coalizione e anzi invita ancora al dialogo. “Gli spiragli ci sono sempre. I negoziati non vanno chiusi anche nei momenti difficili. Sono una persona di dialogo ma il dialogo va portato avanti con le modalità corrette. Soru ha cambiato le regole dell’incontro all’ultimo e mi sono sottratta per questo”. 

Il nodo è sempre quello delle primarie non celebrate e della denuncia soriana di un “accordo romano” per imporre la candidatura di Todde nell’ambito di un accordo più ampio per tenere insieme Pd e M5s nelle diverse consultazioni regionali del 2024. “Ci sono 11 forze politiche – un’altra si è aggiunta ieri – che hanno seguito un percorso trasparente e democratico con assemblee, direzioni, segreterie, votazioni per definire un percorso. Le primarie sono state scartate dalla coalizione, che si è data delle regole democratiche per poi decidere – dice la candidata del campo largo -. Nessuno si sottrae al confronto, ma se c’è un tavolo di coalizione e 11 forze fanno sintesi dopo un percorso condiviso, non si può arrivare alla fine del percorso e voler cambiare le regole. Queste regole Soru non le ha volute seguire e ora va per la sua strada”. (Andrea Tramonte)

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