Regionali, Salvini apre a Truzzu. Psd’Az in fibrillazione, Zedda alza la posta: “In coalizione con ruolo guida”

Neanche il faccia a faccia Salvini-Meloni sembrava aver sbloccato la situazione Regionali in Sardegna, con la Lega ferma nelle sue posizioni dopo l’ennesima giornata di passione nel centrodestra: ricandidare gli uscenti, quindi Solinas-bis, altrimenti si sarebbe dovuto ridiscutere tutto. Ieri il ministro dei Trasporti aveva anche rinunciato a un’intervista già programmata su Rai2, segno che qualcosa non era andato nel verso giusto. Poi oggi l’apertura: “Ieri dopo il Consiglio dei ministri abbiamo parlato con Giorgia Meloni di Regionali, con il centrodestra contiamo di andare uniti e vincere. Troveremo l’accordo, ovviamente a livello locale ci sono tante persone valide. Per me in linea di principio è giusto sempre sostenere l’uscente, ma nel nome dell’unità della coalizione l’accordo lo troveremo”.

“In linea di principio”, “ma”. Toni molto diversi da quelli usati nei giorni scorsi, quando la Lega faceva filtrare voci su possibile rottura e corsa solitaria, addirittura con campagna elettorale contro la presidente del Consiglio. Tensioni alimentate per riuscire a ottenere il massimo possibile da un passo indietro – praticamente inevitabile – su Solinas: ovvero il terzo mandato per Luca Zaia in Veneto nel 2025, in modo da difendere un fortino di voti e relazioni su cui FdI ha messo gli occhi e anche per tenere a bada un possibile competitor per la segreteria nazionale. Ma segno anche della paura della Lega di diventare un semplice vassallo nel centrodestra: girano sondaggi secondo i quali alle Europee – con Meloni in campo in prima persona – FdI potrebbe raggiungere il 32 per cento e la Lega stare abbondantemente non solo sotto il 10 per cento, ma anche sotto l’8 raggiunto alle scorse Politiche. Per il “capitano” sarebbe un colpo durissimo. 

L’appoggio al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, sembra essere cosa fatta, salvo colpi di testa dell’ultimo minuto. Ma nel centrodestra – posto che ancora manca l’ufficialità del sostegno leghista – ci sono diversi nodi da sciogliere. Alessandra Zedda di Forza Italia è in campo con la sua lista Anima di Sardegna e conferma di essere pronta a una corsa solitaria. Lancia un ultimatum alla coalizione: “Entro domani, al massimo, il centrodestra dovrà dare un segnale concreto di unità, o faremo le nostre valutazioni”, ha detto all’agenzia Dire. Il sindaco di Cagliari le ha rivolto un appello: “Il tuo posto è con noi”. L’ex vicepresidente della Giunta Solinas ha accolto positivamente le parole di Truzzu: “C’è da parte mia la disponibilità a trattare l’ipotesi di un ritorno nella coalizione, ma non oltre la giornata di domani. Ora serve un’accelerata e una risposta agli elettori, e confido che nelle prossime ore si definisca la situazione. In quel caso ci saremo”. Ricordando però che “il mio progetto è fatto di persone che hanno manifestato l’idea di portare avanti una proposta civica, alternativa al centrodestra: ogni mia decisione può essere assunta dopo un nuovo confronto con i delegati. Più passa il tempo più sarà difficile tornare indietro”. La consigliera regionale alza la posta: la sua candidatura è in campo ma si può “trattare”, ed è lei stessa a specificare che la proposta riguarda la possibilità “di poter rappresentare un ruolo guida all’interno delle politiche della nostra Regione”. Certo specificando che “si debba cominciare a parlare di temi e programmi, non solo di candidati e strategie politiche”. E sulla questione delle Comunali cagliaritane – è noto che Zedda avesse l’ambizione di candidarsi come sindaca – dice: “La mia discesa in campo non nasce per barattare incarichi o ruoli politici”. 

Il Psd’Az rimane in attesa. Dal partito filtrano in questi giorni malumori profondi per la gestione della situazione. Il no alla ricandidatura di Solinas non sarebbe stato motivato politicamente. Per cinque anni la Giunta ha governato senza particolari distinguo da parte degli alleati, sostengono fonti sardiste. Se viene accantonata la regola della ricandidatura degli uscenti non basta un generico riferimento alla necessità di riequilibrio sulla base dei mutati rapporti di forza tra i partiti. A quel punto il Psd’Az farà le sue valutazioni in base a un quadro politico ormai profondamente cambiato e una coalizione che non è più a guida sardista. Le opzioni sono due: rimanere nella coalizione o sostenere la corsa di Renato Soru. Tra i sardisti gira una battuta che suona più o meno così: la base sarebbe più a suo agio con chi cita il Signore degli anelli o con chi ragiona su una coalizione sarda con un progetto di lungo periodo? Difficile invece la corsa solitaria, anche se – tra vedere e non vedere – il simbolo con la scritta Solinas presidente è stato depositato domenica in Tribunale. Il nodo sarà sciolto venerdì, con il consiglio nazionale convocato dal presidente e assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro, per le 16 all’hotel Rodia di Oristano.

Andrea Tramonte

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share