Quartu, il bilancio ritorna in Consiglio. Delunas: “È un voto che serve alla città”

Il Consiglio comunale di Quartu si riunirà d’urgenza martedì per l’approvazione del bilancio preventivo, dopo la votazione finita in pareggio la settimana scorsa. In quella seduta il clima era stato infuocato e la nuova convocazione, stabilita stamattina dalla conferenza dei capigruppo, è stata trasmessa non solo agli addetti ai lavori di via Eligio Porcu, ma anche alla Prefettura, ai carabinieri e alla polizia. “I lavoratori del verde dopo quella seduta hanno rasserenato gli animi, dicendo che hanno subito pressioni e di essere stati manipolati da consiglieri comunali – assicura il sindaco, Stefano Delunas -. Dopo le scene concitate al momento del voto sul bilancio hanno chiesto scusa alla consigliera Maria Teresa Cossu, che aveva subito forti pressioni, e lei le ha accettate”. Se la tensione sul fronte extrapolitico sembra rientrata, resta alta quella tra maggioranza e opposizione.

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“Non pensano ai milioni di euro da spendere per la città, a loro interessa solo avere la mia testa da esporre come trofeo nella sede del Pd”. Dalle parole del sindaco si capisce  che non sono migliorati i rapporti col suo ex partito. Stefano Delunas sta affrontando l’ennesimo ostacolo del suo difficile mandato cominciato nel 2015, la settimana scorsa non è riuscito ad avere i numeri per l’approvazione del bilancio preventivo nell’ultimo giorno utile dopo la proroga concessa dalla Regione. Per l’opposizione il sindaco è clinicamente morto ma quell’esito con 13 voti per parte è stato dichiarato “infruttuoso” dal segretario generale del Comune e tanto dovrebbe bastare per non mettere la parola fine sull’amministrazione Delunas.

La palla è passata alla Regione, a cui il Comune venerdì ha spiegato la situazione, e l’assessore regionale agli Enti locali, Quirico Sanna, potrebbe sciogliere il Consiglio e mandare tutti a casa. “Questo caso non è disciplinato dal decreto legislativo 267 e ci sono tanti precedenti su votazioni infruttuose – commenta Delunas – la Regione ha potere legislativo, ma non può decidere come se fossero giudici”. Nonostante resti in piedi l’ipotesi che da Villa Devoto arrivi il rompete le righe. “Se dovesse arrivare il commissariamento, a quel punto andremmo tutti a casa: senza fare ricorso – replica – sono tranquillo. Vada come vada, mi libererò da un incubo durato fin troppo, ma non significa che non parteciperò alla prossima campagna elettorale: non da candidato, ma per poter dire esattamente cosa è successo in questi quattro anni, con nomi e cognomi di chi ha tentato di abbattermi nella maniera più cinica possibile”.

Il riferimento al Partito democratico è una costante. “Pensano solo a fare uno sgarro a me, vogliono solo la mia testa ma non si tratta di votare il bilancio di Delunas: è un voto per la città – chiarisce il sindaco di Quartu -.  Ho detto anche in Aula cosa salterebbe in caso di arrivo del commissario. Tra i tanti lavori, ci sarebbero problemi anche per il ponte, e ritardi per spendere circa due milioni da avanzi di amministrazione che abbiamo per strade cittadine e del litorale da fare entro la fine dell’anno”. I malumori nella terza città della Sardegna sono forti, ma per il primo cittadino non è il Pd a rappresentare gli umori dei quartesi. “Dicono che tutta la città chieda la mia testa, ma in realtà non è così perché invece di prendere 4.500 voti alle ultime Regionali ne avrebbero dovuto ottenere 30/40mila – continua – anche nei giorni del Consiglio, son venuti in Aula un po’ di attori della Prima Repubblica per assistere alla mia caduta per festeggiare: sono andati via delusi per la votazione infruttuosa”.

Tra martedì e giovedì, con la seconda convocazione, si arriverà alla votazione finale che – a prescindere dalle decisioni della Regione – potrebbe decidere le sorti di questa legislatura. “Siamo in bilico, sì, e ne approfitto per mostrare la mia solidarietà umana al collega Paolo Cocciu che ha problemi di salute – aggiunge Delunas – ma non andremo a rincorrere nessuno. Mi auguro che prevalga la consapevolezza che non stanno facendo un torto a me, ma alla città: il bilancio è legato al lavoro fatto in questi mesi per recuperare 3,6 milioni di avanzi di amministrazione. Non li abbiamo tenuti da parte, solo adesso è stato possibile recuperare queste somme”. Se la Giunta Delunas dovesse riuscire a superare anche questo ennesimo scoglio, dietro l’angolo ci sono le due mozioni di sfiducia al sindaco che potrebbero portare Delunas a essere ‘processato’ in Aula.

Marcello Zasso

 

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