Niente bilancio al Comune di Quartu: tensione in Aula e ipotesi commissario

Il ‘pareggio di bilancio’ è un obbligo per i Comuni, ma non nella forma che si è verificata a Quartu. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale la votazione per l’approvazione del bilancio preventivo si è chiusa con 13 voti favorevoli e altrettanti contrari, ora le sorti dell’amministrazione Delunas sono nelle mani dell’assessorato regionale agli Enti locali. Il Consiglio comunale era costretto ad approvare il Preventivo entro il 18 giugno, data in cui scadevano i venti giorni di proroga concessi dalla Regione per il ritardo nell’approvazione, ma quando in Aula è arrivato il momento della votazione la maggioranza non è riuscita ad avere i numeri necessari per il via libera.

Il clima in Aula è stato incandescente, a infiammare gli animi ci hanno pensato diversi cittadini che hanno protestato vigorosamente e non sono mancati momenti di alta tensione. Tra i più agguerriti gli operai del verde pubblico, che da tempo aspettano che vengano decise le loro sorti in modo definitivo e protestano contro il Comune. Al momento della votazione sul documento finanziario, con tre consiglieri assenti (Chiara Pili, Roberto Attilini e Paolo Cocciu), la maggioranza si è trovata in bilico. Hanno votato contro il bilancio preventivo i congilieri del Pd (Marco Piras, Francesco Piludu, Rita Murgioni, Barbara Cadoni, Tecla Brai, Mauro Ligas e Stefano Busonera), quelli del Polo civico (Tonio Pani, Romina Angius e Dino Cocco), le due presenti di ‘Oggi è domani’ (Marcella Marini e Valeria Piras) e il capogruppo M5s Guido Sbandi (a cui, erroneamente, nei giorni scorsi sono state attribuite dichiarazioni che invece arrivavano dall’amministrazione comunale). Tutti loro avevano firmato le mozioni di sfiducia al sindaco, così come Maria Teresa Cossu (entrata in Aula col Pd dopo le dimissioni di Stefano Secci, poi passata al gruppo misto e candidata alle Regionali con l’Udc), che ha deciso però di votare a favore. Col suo voto la maggioranza non è andata sotto e si è arrivati alla parità. La sua mossa a sorpresa ha scatenato violente reazioni in un clima minaccioso che ormai arriva a condizionare il comportamento dei consiglieri comunali. Per i comportamenti avuti da alcuni presenti non si escludono denunce e provvedimenti perché i vigili urbani si trovano in difficoltà a gestire le tribune incandescenti.

Per superare l’impasse dopo il voto in parità, il segretario generale del Comune, Paola Lai, ha dichiarato la votazione “infruttuosa” informando dell’esito la Regione. Per lunedì mattina il presidente del Consiglio, Mauro Contini, ha fissato la conferenza dei capigruppo per convocare d’urgenza una nuova seduta del Consiglio e cercare di far approvare il documento contabile, superando l’ennesimo ostacolo di Stefano Delunas e della sua maggioranza. Ma la palla ora è in mano alla Regione, che più volte in questi anni ha dovuto fissare ultimatum al Comune di Quartu per i ritardi nell’approvazione dei bilanci: l’assessore agli Enti locali, il sardista Quirico Sanna, potrebbe far scattare il commissariamento del Comune.

Questa è anche la richiesta del Partito democratico, che spera nel match ball: “Attendiamo che gli organi competenti assumano le determinazioni conseguenti al voto della seduta di ieri sera: un commissario ad acta libererà la città e scioglierà questo consiglio comunale – scrivono in una nota la segretaria cittadina Giuseppina Demurtas e il gruppo consiliare Pd -. Con il pareggio sulla votazione del Bilancio di previsione 2019-2021, ieri è stato dato l’ennesimo colpo mortale a una città agonizzante e a una cittadinanza, presente numerosa sugli spalti, che chiede da tempo le dimissioni del sindaco e della sua Giunta dopo quattro anni disastrosi”. I Dem affondano il colpo dopo il pareggio in Aula. “Appare evidente il totale fallimento politico del sindaco Delunas e della sua amministrazione, che non ha una maggioranza e che sarà ricordato come il peggior sindaco della storia quartese – attaccano -. Attendiamo fiduciosi che gli organi competenti assumano le determinazioni conseguenti al voto della seduta di ieri sera. Un commissario ad acta libererà la città sciogliendo questo Consiglio comunale. Delunas non è più sindaco di Quartu”.

Considerano chiusa l’era Delunas anche gli esponenti quartesi di Fratelli d’Italia, che si trovano vicini al Pd nel chiedere il commissariamento del Comune.”Delunas tecnicamente caduto, noi pronti a elezioni con un’alternativa seria e credibile – commentano dal coordinamento cittadino -. Troviamo assurdo che venga convocato ulteriormente il Consiglio comunale per passare al vaglio il Bilancio previsionale, considerato che la delibera risulta già respinta e il termine ultimo per l’approvazione era fissato a ieri. Pertanto chiediamo alla Giunta regionale di procedere al commissariamento ponendo fine alla disastrosa amministrazione Delunas, candidato a sindaco voluto dal Partito democratico quattro anni fa, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti”. Rinvigorito dalla recente conquista del Comune di Cagliari con Paolo Truzzu, il partito di Giorgia Meloni evidenzia che “la Giunta lascerà la città in uno stato di degrado ed anarchia” e annuncia che “Fratelli d’Italia è pronta a presentarsi alle elezioni e candidarsi ad amministrare la città, avendo l’obiettivo di sanare queste gravissime mancanze con forte spirito di servizio nei confronti di tutta la comunità”.

Marcello Zasso

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