Province, sulla Gallura si tratta ancora. Commissari del centrosinistra a rischio

Il Consiglio regionale è di nuovo convocato per martedì 24 settembre. Ma tra maggioranza e opposizione spunta l’ennesimo scontro sulle Province. A dividere i due schieramenti il dll aprovato dalla Giunta e che prevede la decadenza di tutti i commissari nominati dal centrosinistra nella precedente legislatura. Una mossa, questa, che ha fatto risalire la tensione dopo la convergenza trovata nei giorni scorsi sullo slittamento al 2020 delle elezioni per scegliere i nuovi presidenti.

L’aria che tira in Consiglio si capirà meglio lunedì quando il ddl dell’Esecutivo deve approdare in commissione Autonomia prima di essere votato in Aula: lì la minoranza potrebbe far saltare l’accordo sullo slittamento delle elezioni costruito attraverso la procedura d’urgenza, quindi con decisione unanime. Ma in assenza di questa tutto è destinato a saltare: il testo dovrebbe seguire il normale iter e quindi tornare di nuovo in commissione per avere entro dieci giorni il parere del Cal (Consiglio autonomie locali).

C’è poi la questione Gallura: non si esclude che la maggioranza presenti un emendamento per inserire nel ddl l’istituzione bis della Provincia di Olbia-Tempio, cancellato nel 2016 con la legge 1. All’ordine del giorno in Consiglio c’è pure la mozione della Lega (ma firmata da tutti i capigruppo di maggioranza) con la richiesta di referendum per abrogazione l’attribuzione dei seggi con metodo proporzionale nei collegi plurinominali di Camera e Senato. Infine la “salva scuolabus“. una leggina appena approvata in commissione Cultura e che consente a tutti i Comuni di coprre le spese per il trasporto pubblico scolastico. La proposta l’hanno fatta i due Leu dell’Aula, Eugenio Lai e Daniele Cocco, e l’ha condivisa tutto l’organismo consiliare guidato da Alfonso Marras (Riformatori).

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