Stato di agitazione per i 130 precari delle Province in scadenza il 30 giugno: mercoledì 13, alle ore 15, sotto il Consiglio regionale partirà infatti un sit-in di protesta. “La continuità dei servizi – avverte il Comitato precari – non potrà più essere garantita. A pagare il prezzo saranno anche i cittadini. Servizi importanti in materia di ambiente, pianificazione, autorizzazioni ambientali, sicurezza stradale, edilizia scolastica non saranno più assicurati.
“Tutti pagheranno il prezzo delle professionalità altamente specializzate che andranno perse, professionalità acquisite in oltre quindici anni di lavoro precario. La politica non può rinviare questa emergenza ai tempi lunghi legati alla riforma degli enti locali”.
Appello quindi alla Regione: “Chiediamo al presidente Pigliaru e all’intero Consiglio regionale una forte assunzione di responsabilità – incalza il Comitato – che dia subito risposte certe a garanzia della conservazione dei posti di lavoro e della continuità dei servizi”.