Pps, Cappellacci: “Dal ministero entrata a gamba tesa”

Polemica Regione-Ministero sulla revisione del Piano paesaggistico della Sardegna. L’affondo, dopo i dubbi espressi dal ministero dei Beni Culturali che in questi giorni ha parlato di “atto unilaterale”, è del governatore Ugo Cappellacci. “La parte politica – ha denunciato – si disinteressi e lasci fare ai tecnici: ognuno faccia responsabilmente il suo dovere. La politica è entrata a gamba tesa“. Il Presidente della Regione ribadisce al Ministero che le competenze della Sardegna sono derivate “dallo Statuto e dal codice Urbani”.

Pomo della discordia è un verbale, legato agli incontri preparatori del Piano tra Stato e Regione, del 9 luglio non ancora firmato. “Apprendo oggi – ha detto Cappellacci, in una conferenza stampa – che questa firma dipenderà dalle valutazioni del ministro Bray che, però, non ha alcuna competenza sulle questioni tecniche trattate. Io mi limito a constatare che il 12 marzo scorso si è insediato il Comitato tecnico con il Ministero. E che sino al 28 maggio sono stati firmati otto verbali: segno che i lavori procedevano serenamente. Dal 28 maggio a oggi di verbale ne è stato firmato soltanto uno. Ricordo che a maggio è cambiato il ministro: da allora non c’è più Ornaghi, ma Bray”. In generale Cappellacci, al di là del batti e ribatti con il ministero, parla di attacchi strumentali: “La delibera appena pubblicata è stata presa di mira soprattutto da una parte politica: abbiamo ricevuto subito attacchi”. Il governatore vuole andare avanti: “Chiedo al Comitato tecnico di continuare e accelerare, chiedo leale collaborazione istituzionale”. Al momento non è previsto alcun incontro fra Cappellacci e Bray. “Loro hanno dubbi di legittimità – ha concluso il governatore – se vogliono approfondire l’argomento noi siamo pronti a rispondere. Noi abbiamo fatto tutto legittimamente”.

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