“Le dichiarazioni di questi giorni sulla riforma degli Enti locali non tengono conto dell’unica proposta di legge a oggi depositata, quella del gruppo Udc-Cambiamo! della quale sono primo firmatario. Un progetto di legge che prevede due città metropolitane: l’area vasta di Cagliari e quella di Sassari e del Nord Sardegna. Le province sarebbero quattro: Gallura, Nuoro, Oristano e del Sud Sardegna, ma nel confronto e nel dibattito si potrebbero discutere anche esigenze di altri territori della Sardegna”. È la posizione chiara, espressa dal consigliere regionale di ‘Cambiamo!’ Antonello Peru (al centro nella foto) che interviene così nel dibattito sulla riforma degli Enti locali. “È una proposta che garantirebbe il mantenimento delle funzioni proprie delle Province in territori nei quali questi enti intermedi hanno sempre svolto un ruolo importante nell’erogazione di servizi essenziali. Non solo – spiega -, si andrebbe incontro anche alle legittime aspettative di territori come la Gallura che reclama una propria Provincia”.
LEGGI ANCHE: La Sardegna divisa in sette Province. Ecco come sarà la geografia dell’Isola
Secondo Peru si aprirebbero nuovi scenari anche per il capoluogo turritano. “Perché si tratta della soluzione ottimale per consentire al territorio del Sassarese di accedere alle opportunità di finanziamento previste per le Città metropolitane. Nel disegno di riordino, come ho spiegato al momento della presentazione della legge, le due Città metropolitane sarebbero le due naturali porte di accesso per la nostra Isola e le risorse messe a disposizione servirebbero per creare infrastrutture e per migliorare la viabilità e i collegamenti con le altre zone della Regione, comprese le quelle interne”. Il responsabile isolano di Cambiamo!, il partito fondato da una costola di Forza Italia dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, aggiunge: “Mi aspetto ancora che su questa proposta si crei un vero e proprio fronte comune che vada al di là degli schieramenti politici e che veda insieme sindaci, consiglieri regionali e parlamentari. Ma anche dalla Giunta regionale mi aspetto un segnale positivo perché ritengo che questa sia davvero la strada giusta da percorrere. Se poi ci dovessero essere resistenze o pareri difformi che se ne discuta apertamente in Consiglio o in qualsiasi altra sede”.
Il dibattito sulla riforma degli Enti locali è acceso, coi diversi consiglieri regionali e assessore impegnati a tenere alta la voce dei rispettivi territori, ma Antonello Peru si lamenta perché la sua proposta non stia venendo presa in considerazione: “Quello che non capisco, o che trovo perlomeno strano, è che si faccia quasi finta che questa proposta non esista. È stata depositata da tempo, ed è a disposizione di tutti coloro che vogliano sostenerla o metterla in discussione. Penso che sia venuto il momento di giocare a carte scoperte e che tutti dicano chiaramente cosa intendono fare sul riordino delle autonomie locali”.
