Pd, congresso annullato a Olbia: verbale conferma l’aggressione a Silvio Lai

Sul congresso Pd annullato a Olbia c’è il verbale nel quale è scritta che la ragione dello stop: “Alle 14,30 il segretario regionale viene aggredito”.

Alle 14.30 il segretario regionale (Silvio Lai) arriva all’assemblea, ma gli viene impedito di intervenire e viene aggredito. Alle 14.55 il presidente della commissione per il congresso provinciale (Domenico Piccinnu) e il delegato regionale (il garante Franco Marras) comunicano che non ci sono le condizioni per proseguire, i lavori vengono sospesi e il congresso considerato nullo“. Così è scritto nel verbale sulla bagarre scoppiata domenica a Olbia, quando i delegati avrebbero dovuto votare il nuovo segretario del Pd cittadino (foto da www.olbianova.it).

Il documento è firmato appunto da Piccinnu e Marras, e scrive un nuovo capitolo sulla guerra gallurese tra correnti. Da una parte l’area guidata dal deputato Gian Piero Scanu; dall’altra quella che fa capo al socialista Nardino Degortes, ex assessore regionale di area Cabras. La questione centrale è l’aggressione di Scanu a Lai. Il parlamentare, però, la smentisce, a differenza del garante e di Piccinnu.

Di certo, nel verbale non ci sono nomi. E Marras, che parla per la prima volta dopo lo scontro di domenica, chiarisce: “Il segretario Lai è stato oggetto di ripetute pressioni, anche di parte di facinorosi di cui non conosco l’identità. Ecco perché non è stata dichiarata per nessuno, nemmeno per Scanu”. Il garante aggiunge: “L’episodio più grave ha visto protagonista proprio il deputato che ha avvicinato la propria faccia a quella del leader regionale. Questo non solo lo confermo, ma lo ribadisco, del resto ci sono diverse persone che con il tablet e il telefono hanno immortalato il momento”. Tesi smentita categoricamente dal deputato.

Il caso Olbia passa dunque ufficialmente in mano alla commissione regionale per i congressi e, a domanda precisa, Marras chiarisce ancora: “Sono stato accusato di mancata imparzialità, fino a favorire i delegati olbiesi di area Cabras. Vorrei ricordare al deputato Scanu che sono stato nominato garante dal presidente della commissione regionale, Salvatore Ladu, il quale ha nel partito una posizione molto distinta dalla mia“.

Angela Corda, la segretaria uscente, la fedelissima di Scanu eletta nel 2013, ieri ha convocato una conferenza stampa per dire che è lei la vincitrice del congresso annullato. Non solo: la coordinatrice ha disconosciuto la leadership di Lai, spiegando che “non è mai stato segretario”. Marras, su richiesta, commenta anche questo passaggio: “Vorrei ricordare alla segretaria uscente che nel 2009 c’è stato un congresso regionale, molto partecipato in Sardegna e presenziato dall’ex commissario Achille Passoni. Non nascondo che fa un certo effetto sentire da una rappresentante del partito una posizione così astrusa dalla realtà. Si tratta di un commento totalmente fuori luogo, e anche fuori dalla storia democratica. Se poi si considera che nel 2009 Angela Corda ha sostenuto la candidatura di Silvio Lai ci troviamo di fronte a un evidente caso di preoccupante amnesia“.

C’è poi la questione del voto negato a Carlo Careddu, ex segretario provinciale, cabrasiano e assessore all’Urbanistica a Olbia. Careddu è stato escluso perché ha pagato le tessere 2013 e 2014, entrambe fatte online, con la carta di credito della compagna, anziché con la propria. “Il 7 ottobre – aggiunge Marras – la sezione olbiese del Pd ha ricevuto da Roma, precisamente dal vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini, l’elenco dei tesserati via mail. C’era anche il nome di Careddu. Ma la Corda ha ignorato consapevolmente perfino quella comunicazione”.

Di certo, lo stop del congresso olbiese ha condizionato, a catena, anche quello provinciale, dove la segreteria se la contendono Ivana Russu e Tomaso Visicale. La prima, assessore a Olbia, è sponsorizzata da Scanu; il secondo, soriano, è sostenuto anche dai cabrasiani. Marras dice: “La Corda, sempre in una marcia solitaria, ha certificato la vittoria della Russu. Probabilmente non ha letto nemmeno il regolamento. Anche dando per buoni i dati forniti dalla stessa Corda, Visicale ha ottenuto il maggior numero di voti assoluti. Ciò significa che nell’assemblea provinciale avrà più delegati rispetto alla Russu, quindi, anche qualora fosse reso valido il congresso olbiese, è lui il nuovo leader del Pd gallurese”.

L’ultima parola spetta comunque ai vertici regionali. A questo punto dopo il 26 ottobre, giorno in cui il popolo democratico tornerà alle urne per scegliere l’erede di Lai. E saranno primarie aperte, a differenza dei congressi cittadini e provinciali dove hanno votato solo gli iscritti. Ma proprio per via dello stop a Olbia e anche delle contestazioni a Macomer, slitta a venerdì la presentazione delle liste collegate ai tre candidati alla segreteria regionale, cioè Ignazio Angioni, Thomas Castangia e Renato Soru. La scadenza era inizialmente fissata per il 15 ottobre.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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