Parla Fadda, tra ricorsi e scartoffie: “Sono bravo, è tutta invidia”

“Tutta invidia”. Marco Fadda taglia corto, respinge le accuse e rende la sua versione dei fatti: “Tutta invidia”, ripete. E aggiunge: “Guardi siamo un popolo strano. Abbiamo tante qualità ma le perdiamo con una caratteristica atavica che si protrae anche oggi: l’invidia. Se non fossimo invidiosi degli altri, che con capacità e competenze riescono ad andare avanti, studiando, non saremmo lì a cercare le scuse alle proprie incapacità. È il gioco della vita: a qualcuno va male, ad altri bene”.

Forse, più dell’invidia poté la rabbia. Quella dei funzionari che non hanno partecipato perché non avevano titolo. Magari se anche loro avessero saputo che il consiglio regionale ci avrebbe messo una pezza…

Ripeto: io ero convinto, così come evidenzia la legge, di possedere i titoli. Legge ha rango superiore all’atto amministrativo. Poi uno può non pensarla così. Ma lei ha il mio curriculum?

Certo, dica.

La pregherei allora di guardare gli incarichi che ho assunto. Lasciando perdere la docenza a contratto all’università, ad esempio ho anche la direzione di un centro studi.

Centro studi?

Sì, che presiedo io.

Quello che ha sede a Sinnai? A casa sua?

Sì, a Sinnai. Ma abbiamo fatto tanti lavori. Collaborazioni con università…

Poi vanta anche diverse collaborazioni nei ministeri…

Sì, certo.

Tutti incarichi fiduciari, non si fa mica il concorso…

Beh, se è per quello sono stato anche capo di Gabinetto in Regione, anche quello è fiduciario. Guardi, l’esperienza di vita mi ha reso fortunato. Non è capitato in altri concorsi, che non ho passato. In questo sì: almeno una su quattro…

Anche grazie alla leggina del consiglio regionale… Ma lei dice: i requisiti li avevo allora e li ho adesso…

Con la legge 31/1998 avevo requisiti ben prima del bando. Se la norma è più ampia rispetto al mio caso, può darsi anche, ma certamente avevo requisiti ai sensi della 31/1998 alla dato del bando. Altrimenti non avrei partecipato nemmeno ai concorsi 2006/2008, dove non sono passato.

Magari su quei concorsi vediamo dopo. Dicevamo: i requisiti di cui parla quali sono?

Sette anni di libera professione…

Perito agrario?

Sì. Un libero professionista, appunto…

E nel 2003 consegue la laurea in scienze politiche…

Sì, questi sono fatti.

Secondo lei quindi le due cose sono slegate… Non ci si riferisce all’albo legato alla laurea.

No, sono due cose distinte, assolutamente.

Lo Sdirs, il sindacato dei dirigenti regionali dice il contrario, parla di “privilegio ad personam” e punta il dito contro quella che definisce una legge “ora per allora”…

Lei mi ha chiesto se avevo requisiti, io dico di sì, anche prima del bando 2009. Quindi quella varata dal consiglio regionale non è una norma ora per allora.

Sta di fatto che questa interpretazione riguarda esclusivamente lei, l’unico tra i ricorrenti ad essere ancora in bilico…

Questo non lo so, non so rispondere. Dovrebbe chiedere al consiglio regionale.

Dicono i soliti maligni: merito dei buonissimi uffici con De Mita…

Guardi, io ho partecipato a più concorsi, come quelli per dirigente nel 2006 e nel 2008. Non sono passato. Poi ho partecipato al concorso del 2009, con una selezione durissima e studiando ancor di più ho superato queste selezioni. Ma secondo lei, se io avessi avuto questo riguardo, atteso che io con il presidente De Mita ho collaborato già tanti anni prima al parlamento europeo, ma secondo lei…

… avrebbe aspettato il 2012 per diventare dirigente?

Eh…

Però ai concorsi del 2006 e del 2008 lei non era stato ammesso alle prove scritte perché non aveva i requisiti…

No, ho tutti gli atti. Nel 2006 avevo partecipato a entrambi gli scritti e non avevo superato la media prevista, 26 mi pare, per poco. Nel 2008 invece non avevo superato la prova preliminare di inglese.

Ma quando scrivono mancanza di uno dei requisiti cosa intendono?

Ma questo non è vero, non l’hanno mai scritto.

Ci sono i documenti…

Non so dove abbia trovato documenti del genere ma non è vero.

Sono gli atti relativi ai bandi, sono pubblicati sul sito istituzionale della Regione…

Mah, guardi, non ricordo. Forse in una fase precedente. Poi comunque ho presentato ricorso e sono stato ammesso con riserva.

Dunque era stato escluso e riammesso grazie al Tar, giusto?

Sì.

Ecco.

Ma guardi, io ho fatto anche il concorso per la guida dell’ufficio della Regione a Bruxelles e sono stato escluso. In quel caso non ho presentato ricorso: ero stanco.

Comprensibile.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

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