Ottana Polimeri, lavoratori in Consiglio: “Vogliamo risposte da Pigliaru”

Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha organizzato per mercoledì prossimo, 14 gennaio, un incontro tra i capigruppo e una delegazione dei lavoratori della Ottana Polimeri, che da più di due mesi si sono organizzati in presidio permanente davanti ai cancelli della loro azienda nel sito industriale. “Questa occasione – dichiara il consigliere regionale del Pd Daniela Forma – consentirà a tutti i capigruppo di conoscere, dalle voci stesse dei sindaci e dei rappresentanti dei lavoratori, un pezzo della grande vertenza che investe tutto il Centro Sardegna. Territorio che ha subìto l’abbandono da parte di interi settori industriali, storicamente legati a queste aree produttive, quali il settore della chimica e quello del tessile. Un progressivo smantellamento che non ha risparmiato nessuno dei quattro distretti produttivi industriali della provincia: Macomer, Ottana, Siniscola e Nuoro”. “Teniamo così fede – prosegue Efisio Arbau, consigliere regionale di Sardegna Vera e leader di La Base – alla richiesta emersa in occasione della riunione congiunta dei Consigli Comunali di Ottana, Bolotana e Noragugume, che rappresentava l’esigenza di coinvolgimento del Consiglio Regionale sulla Vertenza della quale ci siamo fatti portavoce”.

Dall’incontro di mercoledì prossimo i lavoratori sperano che qualcosa si muova in attesa delle risposte del presidente della Regione Francesco Pigliaru e della sua Giunta, cui a Nuoro lo scorso dicembre i lavoratori avevano chiesto soluzioni per la loro vertenza. Gli impianti sono infatti fermi da oltre un anno e i dipendenti da due mesi sono in cig straordinaria. “Dai capigruppo ci aspettiamo che siano un pungolo per la Giunta regionale che ci auguriamo riesca a sbloccare la vertenza – afferma Roberto Olivas, lavoratore in presidio dell’azienda -. E’ chiaro che però noi aspettiamo le risposte del presidente Pigliaru per capire se c’è stata una interlocuzione con i vertici dell’Eni, che sta smantellando lo stabilimento di Sarroch, che a noi ci fornisce la materia prima per la produzione del Pet. Una volta che si sapranno le intenzioni dell’Eni vedremo se la proprietà della nostra azienda ha intenzione di trattare per acquisire gli impianti dell’Eni e a rimettere in marcia gli impianti o se invece manifesta disinteressa. L’importante – conclude Olivas – è che le risposte arrivino presto e in ogni caso, qualunque siano gli esiti. Noi non molleremo, ma andremo fino in fondo per rivendicare il nostro diritto al lavoro”.

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