Nuovo Dpcm, slitta l’entrata in vigore. Conte parla stasera: diretta alle 20,20

Il nuovo Dpcm, quello che prevede la ripartizione dell’Italia in zone verdi, arancioni e rosse, slitta di un giorno. L’entrata in vigore, inizialmente prevista per domani 5 novembre, è rinviata a venerdì 6. Il motivo sta tutto nel mancato accordo con le Regioni a più alto rischio e dove il Governo vuole attuare un vero e proprio lockdown, con la chiusura di bar e ristoranti al pubblico. Revocato invece lo stop ai saloni di parrucchieria. Si tratta in ogni caso di limitazioni da cui dovrebbe essere esclusa la Sardegna che viene data con insistenza nel gruppo delle verdi (o delle gialle, visto che questo colore sarà assegnato definitivamente alla regioni con il pericolo contagio più basso).

Giuseppe Conte parlerà alle 20,20 da Palazzo Chigi per illustrare appunto tutte le restrizioni che il Governo ha deciso di attuare, a partire proprio dalla strategia dell ‘chiusone’ localizzato, anziché applicare misure uguali a tutto il Paese, come successo in primavera. La decisione di far slittare di un giorno l’entrata in vigore del nuovo Dpcm trova dunque conferma nelle tensioni politiche. Roma sta cercando di contenere il pressing di di sindaci e governatori delle regioni con i contagi più alti, come Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, i quali chiedono maglie più larghe rispetto ai divieti imposti con la nuova stretta e validi per ora sino al 3 dicembre.  Materialmente funziona così: sarà il ministero della Salute, guidato da Roberto Speranza, a firmare le ordinanze delle regioni dove scattano le misure più severe.

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