Nuova Giunta, i partiti a Villa Devoto: dalle 18 vertice Solinas-centrodestra

Comincia alle 18 il vertice tra il neopresidente Christian Solinas e i partiti del centrodestra, terzo appuntamento preparatorio alla nomina della nuova Giunta regionale. Al momento non si registra alcuna frizione nella coalizione, nemmeno sottotraccia. E mancano quattro giorni all’esordio della squadra di governo, visto che il giuramento è previsto il 4 aprile, la stessa mattina in cui Solinas ha fissato la prima convocazione dell’Assemblea.

Dopo due settimane in cui si è parlato di metodo per la scelta dei nuovi dodici assessori, stasera dovrebbero finalmente trapelare i nomi dei veri papabili. Quelli che sceglierà Solinas, certamente in base alle indicazioni dei partiti, ma senza rispettare il manuale Cencelli. Ovvero, la spartizione delle deleghe non avverrà seguendo le percentuale raccolte alle urne dalle singole forze della coalizione. Solinas ha già detto che saranno privilegiati curriculum e competenze.

Tre settimane fa, quando dall’entourage di Solinas è filtrato il metodo che il governatore ha deciso di seguire per la nomina degli assessori, il fuoco amico sembrava dovesse dare i primi segnali. Invece i partiti paiono perfettamente allineati con la decisione del presidente. Il quale da subito ha fatto sapere agli alleati che eserciterà sino in fondo le sue prerogative di scelta.

Uno dei criteri dati ormai per assodati è l’esclusione dall’Esecutivo dei consiglieri più votati: sono onorevoli con esperienza politica e Solinas non vuole sguarnire l’Aula. In Giunta non dovrebbero entrare nemmeno i primi dei non eletti. Certa anche la ripartizione per genere della squadra con quattro donne, come nella soglia minima prevista per legge.

Parallelamente all’Esecutivo va trovato il nuovo presidente del Consiglio: la partita resta aperta tra Lega e Forza Italia. Il Carroccio indicherebbe, se del caso, il nuorese Pierluigi Saiu, mentre in quota azzurra si fa il nome di Alessandra Zedda. Anche perché Antonello Peru, il più votato alle Regionali di febbraio con quasi seimila preferenze, è osteggiato nella coalizione per via delle indagini a suo carico (abusi edilizi e associazione a delinquere).

La casella della presidenza è importante perché da questa scelta dipendono il numero di assessorati da assegnare alla Lega e a Forza Italia: entrambi i partiti si fermano a quota due, se è il Carroccio a mettere il cappello sulla prima carica dell’Aula. Altrimenti i leghisti prendono tre deleghe e gli azzurri una più la presidenza.

A quota due assessorati ci sono anche Psd’Az e Riformatori. Uno a testa per Fratelli d’Italia, Sardegna 20Venti, Udc e Sardegna civica. Quest’ultima con possibilità di staffetta a metà mandato per fare spazio a Fortza Paris. Nessun posto in Giunta andrà a Energie per l’Italia che alle urne è rimasta sotto l’uno per cento. (al. car.)

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