Donne in Giunta e presidenza dell’Aula: centrodestra verso accordo di massima

 

Quattro donne nella nuova Giunta regionale e la Lega verso la presidenza del Consiglio. Sembrano questi i termini definitivi dell’accordo su cui si sta orientando il centrodestra nel primo giorno di consultazioni, convocate dal neogovernatore Christian Solinas e in corso a Villa Devoto dalle 10 di questa mattina.

La presenza femminile nell’Esecutivo è normata per legge e fissa in un terzo la soglia minima di donne che devono avere una delega. Vuol dire quattro sulle dodici totali. Stando a quando filtra da Villa Devoto, con questa schema l’indicazione degli assessorati al femminile spetta ai partiti che in Giunta avranno due caselle. Ovvero: Lega, Psd’Az, Forza Italia e Riformatori, i quattro che alle urne del 24 febbraio scorso hanno raccolto il maggior consenso.

La divisione per genere degli assessorati non è la sola ipotesi di intesa che sta segnando il passo in queste ore: non sembrano esserci problemi nemmeno sulla divisione degli altri quattro assessorati. Sempre stando al risultato elettorale, nell’Esecutivo entreranno con una delega a testa pure Fratelli d’Italia, Sardegna Venti20 e Udc. L’unica incognita riguarda la dodicesima casella: formalmente spetta a Sardegna Civica che ha preceduto Fortza Paris ed Energie per l’Italia. Tuttavia Fortza Paris, così come Sardegna Civica, ha eletto un consigliere e potrebbe rivendicare in Giunta una staffetta di metà mandato.

Quanto alla presidenza del Consiglio, il Carroccio sembra più vicino alla prima poltrona dell’Aula. Potrebbe agganciarla con Pierluigi Saiu, ex di Forza Italia, consigliere comunale a Nuoro, che tra gli eletti nella lista di Salvini è il più esperto. Il nome di Saiu circola in sostituzione di Antonello Peru, il più votato alle Regionali di febbraio con quasi seimila preferenze. Ma Peru, consigliere azzurro uscente, ha un processo in corso per abusi edilizi e un avviso di garanzia per associazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta Sindacopoli. Nel centrodestra la rinuncia a puntare su Peru, pur nel rispetto del garantismo, è dettata da ragioni di opportunità politica: una sua nomina scatenerebbe polemiche che la coalizione vuole evitare.

A Villa Devoto le consultazioni dovrebbero concludersi intorno alle 20,30. Da Palazzo si sa che Solinas e le delegazioni dei partiti non hanno aperto il confronto sui nomi dei possibili assessori. Gli incontri bilaterali – di mezz’ora ciascuno – stanno vertendo sul metodo da seguire: l’ipotesi della Giunta provvisoria resta la più accreditata. C’è la massima convergenza anche sulle priorità di governo: Solinas ha annunciato che la cancellazione della Asl unica Ats, col commissariamento della stessa e delle otto aziende socio-sanitarie locali. Sarà uno dei primi atti al voto in Aula.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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