Solinas prende il testimone da Pigliaru. E si fa probabile la ‘Giunta provvisoria’

Christian Solinas ha varcato oggi, da primo inquilino, il cancello di Villa Devoto, i due piani che nella traversa di viale Merello a Cagliari ospitano dal 1955 la presidenza della Regione. Ad attendere il neogovernatore, proclamato eletto mercoledì insieme agli altri 59 consiglieri, il capo della Giunta uscente, Francesco Pigliaru. E proprio nel giorno del passaggio di consegne, con Solinas formalmente operativo, salgono le quotazioni della Giunta provvisoria. Ovvero un primissimo Esecutivo a tempo per dare subito avvio alla nuova legislatura, la sedicesima della storia autonomista.

Solinas è arrivato a Villa Devoto alle 17,10. E quando alle 19,52 dall’ufficio stampa della Regione hanno spedito via mail la foto con la stretta di mano tra i due governatori, il passaggio di testimone era ancora in corso. “Una cerimonia – si legge nella nota congiunta – che sta avvenendo in un clima di cordialità”, un incontro necessario “per approfondire le questioni più urgenti con le quali si dovrà confrontare il nuovo presidente”. Pigliaru lo aveva annunciato l’altro giorno sulla propria pagina Facebook, spiegando di aver preparato per Solinas diversi dossier politici, dall’insularità alla metanizzazione passando per la vertenza pastori. Entrambi elegantissimi – in abito color antracite Pigliaru e in blu e grigio Solinas – i due sono rimasti a Villa Devoto sino alle 20,30.

A Solinas spetta adesso convocare per la prima volta il Consiglio regionale e il neogovernatore dovrà farlo tenendo d’occhio le scadenze: la nuova Assemblea deve obbligatoriamente riunirsi entro venti giorni dalla proclamazione degli eletti, quindi entro il 9 aprile. E possono passare solo dieci giorni tra la prima seduta dell’Aula e il giuramento della nuova Giunta da dodici.

Stando alle ultime indiscrezioni, Solinas sembra intenzionato ad accelerare i tempi puntando su una squadra di assessori provvisori per non continuare a paralizzare la Regione, visto che l’Esecutivo uscente si è dovuto limitare a gestire dell’ordinario, come prevede la legge. Ma le elezioni che hanno decretato la vittoria del centrodestra sono avvenute quasi un mese fa.

Al momento è difficile dire cosa si debba intendere per ‘Giunta provvisoria‘. Si può ipotizzare il via libera a una squadra che lavori sino a dicembre, non fosse altro che per tutto il 2019 il centrodestra ha le mani legate perché la programmazione dell’anno in corso è già stata decisa dal centrosinistra con l’ultima Finanziaria. E a parte qualche variazione di bilancio, si può cambiare pochissimo della manovra.

La scelta di puntare su assessori a tempo sembra legata ad almeno altre due ragioni. Intanto: gli equilibri della coalizione passano necessariamente dalla scelta dei candidati sindaco a Cagliari e a Sassari. Ma i tempi non coincidono: i leader delle Comunali possono essere individuati anche a metà aprile, mentre Solinas vuole partire molto prima col governo della Regione. La Giunta provvisoria permette di fare scelte che vengono ‘pareggiate’ in seguito. In secondo luogo va risolto il problema dei consiglieri che potrebbero diventare assessori. Formalmente le due cariche non sono incompatibili. Ma nella pratica è impossibile svolgerle insieme. Ragion per cui il centrodestra ha intenzione di approvare una leggina salva-mandato con la quale prevedere la sostituzione dei consiglieri che entrano in Giunta. Ma anche per scrivere e approvare la norma serve tempo. Ecco che gli assessori provvisori sono una soluzione tampone pure su questo fronte.

La Giunta di transizione è una delle ipotesi su cui il neogovernatore ha ragionato in queste settimane e che nel week-end illustrerà agli alleati. Non sono invece previsti incontri ufficiali né lunedì né martedì perché il presidente sarà a Bruxelles per una prima interlocuzione sui trasporti. “Sulla continuità territoriale – ha detto spiegato lo stesso presidente uscendo da Villa Devoto -. La Sardegna – ha sottolineato – ha tante partite aperte, ringrazio il presidente Pigliaru per l’attenzione con cui mi ha rappresentato le diverse vicende in atto. C’è almeno un tema urgente da affrontare per ciascuno dei dodici assessorati”. Oltre ai trasporti in cima alle priorità figurano “sanità, enti locali ed elezioni da convocare”.

Per il neogovernatore il grosso del lavoro con la coalizione ruoterà tra oggi e domani intorno al ribattezzato ‘metodo Solinas“. Prevede che ogni partito esprima due preferenze – una maschile e una femminile – per ciascuno dei dodici assessorati. Il compito si presenta ostico per i piccoli della coalizione, i quali difficilmente hanno a disposizione una rosa così ampia di papabili e per di più con alte competenze. Ma offre a Solinas la possibilità di esercitare un maggior potere decisionale.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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