Nella Finanziaria regionale anche una ‘tassa sul turismo balneare’

Arriva la “tassa sul turismo”. E’ prevista dal disegno di legge della Giunta regionale collegato alla Manovra Finanziaria 2013, che mira a istituire il Canone regionale sulle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative, anche quelle temporanee. Nel testo si legge che il canone è calcolato “nella misura pari alla metà dell’importo dovuto a titolo di canone erariale per le concessioni aventi ad oggetto superfici scoperte, opere di facile e di difficile rimozione ed in misura pari al 5% del canone erariale per le concessioni aventi ad oggetto pertinenze demaniali marittime destinate ad attività commerciali, terziario – direzionali e di produzione di beni e servizi”. Le agevolazioni per questi ultimi derivano dal fatto che “l’importo del canone erariale ha subito un incremento pari anche al 1000% rispetto a quello derivante dall’applicazione della normativa previgente”.

Il 30% delle risorse incassate verrà destinato per garantire i servizi essenziali a supporto della balneazione: il 50% a tutti i comuni costieri ricadenti nell’ambito provinciale e il restante 50% in proporzione allo sviluppo di litorale costiero in ciascun comune. Questo canone sostituisce il sovra canone regionale bocciato dal Tar a fine 2012 per mancanza del presupposto normativo. Un tentativo di imporre una legge simile era stato fatto dalla Giunta regionale nel settembre 2009, ma il Consiglio regionale aveva bocciato l’iniziativa.
Intanto  il Pd sardo boccia la Manovra Finanziaria 2013 definendola “inadeguata e incapace di affrontare le problematiche della Sardegna, messa in ginocchio da una crisi senza precedenti”. “Il testo predisposto dalla Giunta regionale non supporta le imprese, non sostiene le famiglie e i disoccupati e non individua le giuste coperture per il Fondo Unico per gli enti locali – hanno spiegato i democratici -. Il momento di crisi imporrebbe misure straordinarie e un governo regionale capace di aprire con lo Stato un confronto sulla rimodulazione dei vincoli imposti dal Patto di stabilità. Purtroppo, fino a questo momento – concludono – la Giunta non è stata assolutamente in grado di portare avanti nessun piano di contrasto alla crisi e anche l’ultima finanziaria predisposta lo dimostra”.

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